Pensioni ultime notizie: Quota 100 e superbonus 30%, ok dalla Lega
Pensioni ultime notizie: Quota 100 e superbonus 30%, ok dalla Lega.
Incentivo Quota 100, quanto vale il superbonus
Più pensionati, meno lavoratori. Sul tema pensioni ultime notizie ruotano ancora attorno alla diatriba tra il presidente dell’Inps Tito Boeri e il programma del governo gialloverde. È stato proprio il numero 1 dell’istituto previdenziale a lanciare l’allarme sul prossimo futuro. Un futuro nel quale saranno le generazioni di oggi a pagare le conseguenze di quanto potrebbe essere fatto nel corso di questa legislatura. Quota 100 costa e molto, in tutti gli scenari possibili. Intanto dalla Lega sembra esserci anche l’ok per il superbonus, riservato a chi ritarda l’uscita dal mondo del lavoro.
Pensioni ultime notizie: gli scenari di Quota 100 secondo Tito Boeri
“Ripristinando le pensioni di anzianità con Quota 100 o 41 anni di contributi si avrebbero subito circa 750 mila pensionati in più”. Questo ha affermato Tito Boeri. E il numero riguarda il solo 2019. Perché nel 2020 potrebbero beneficiare della nuova riforma delle pensione 1 milione di soggetti in più. Tutto questo andrebbe a gravare sulle casse dello Stato, con conseguenze devastanti per l’economia del Paese. E soprattutto per le generazioni di oggi.
Gli scenari previsti per Quota 100 non sono del tutto positivi per le casse dello Stato. La possibilità (per ora remota) di andare in pensione con 60 anni di età e 40 anni di contributi costerebbe allo Stato 20 miliardi di euro. 2 miliardi di euro in meno se (come attualmente previsto) fosse introdotto il requisito anagrafico minimo (64 anni e 36 di contributi). La spesa sarebbe di 16 miliardi di euro qualora si decidesse di elevare il requisito anagrafico minimo a 65 anni (e quindi 35 di contributi). Infine, mantenendo lo status quo, la spesa sarebbe di circa 8 miliardi annui.
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Pensioni ultime notizie: ipotesi Superbonus, ok Lega
L’economista della Lega Alberto Brambilla è d’accordo con Boeri sulle cifre troppo esose. Ma al tempo stesso le smentisce. Perché il piano della controriforma delle pensioni anti-Fornero è più complessa di quanto possa sembrare sulla carta. Questo perché prevedrebbe misure e soluzioni che andrebbero a ridimensionare i costi ipotizzati da Tito Boeri.
Tra le ultime novità spunta il cosiddetto Superbonus. Ovvero, una sorta di beneficio riservato a chi, pur arrivando all’età pensionabile, continua a lavorare. L’abbiamo definita novità, ma tale non è, perché è ereditata dalla legge Maroni. Come si legge in una pagina ormai archiviata dell’Inps, “con il bonus, coloro che scelgono di rimanere al lavoro rinunciano all’accredito dei contributi; ottenendo un aumento esentasse in busta paga pari alla contribuzione previdenziale”. Si tratterebbe sostanzialmente di un aumento del 30% che di fatto farebbe riflettere i lavoratori se sia davvero conveniente smettere di lavorare anche dopo aver raggiunto i requisiti previsti da Quota 100.