Wimbledon 2018: La caduta del divino, Federer fuori!

Torneo di Wimbledon 2018

Wimbledon 2018: La caduta del divino, Federer fuori!

Giornata bellissima quella di ieri dei Championships, giornata in cui vanno in archivio i quarti di finale maschili e che ci consegna i 4 semifinalisti di questa edizione del Torneo londinese. La grossa sorpresa è l’eliminazione del campione in carica, che, sopra di due set, viene rimontato dal sudafricano Kevin Anderson, per poi arrendersi al 5° set dopo più di 4 ore di gioco sul punteggio di 13-11. La partita più bella è però senza dubbio quella tra Rafa Nadal e l’argentino Juan Martin Del Potro, durata quasi 5 ore e terminata 6-4 al 5° per il maiorchino. Una partita di qualità pazzesca e di un’intensità enorme, una delle più belle degli ultimi anni, con Nadal che a fine partita va a congratularsi con il suo avversario: sono consapevoli di aver dato vita a uno scontro memorabile. Gli altri due quarti hanno visto la vittoria in 4 set di Novak Djokovic su Kei Nishikori e quella sempre in 4 set di John Isner su Milos Raonic.

Wimbledon 2018: i quarti di finale maschili. Il match di Federer

I primi a scendere in campo, alle 14,00 ora italiana, sono sul Centrale Djokovic e Nishikori e sul Campo 1 Federer e Anderson. Le emozioni sono sull’1: la partita si mette subito bene per Federer, che vince facilmente e velocemente il primo set per 6-2, non dando possibilità ad Anderson sul proprio servizio e leggendo molto bene quello del sudafricano, che non rende al meglio.

Nel secondo set però succede qualcosa: il giocatore di Johannesburg scappa subito sul 3-0, salvo poi venire riacciuffato dallo svizzero. Ora Anderson ha alzato la percentuale di prime in campo e dal 5° gioco del secondo set non perderà più la battuta. Il set è combattuto ma Federer, nonostante non giochi bene come nel primo, si porta a casa anche questo parziale, volando sul 2-0.

Per molti la partita è finita, Anderson ormai sembra non avere più chance, ma da qui inizia la riscossa del sudafricano: tenendo una percentuale di prime in campo tra il 70 e l’80% e servendo costantemente tra i 210 e i 220 km/h, Federer non riesce a togliergli il servizio, e lo concede nell’11° gioco, perdendo il set per 7-5, manifestando problemi soprattutto sul dritto e non concretizzando un match point avuto in ribattuta.

Nel 4° set si ripete lo stesso copione: Anderson implacabile al servizio, Federer che non gioca in maniera brillantissima e commette qualche errore di troppo, e il risultato è presto detto: 6-4 per il sudafricano, la partita va al quinto.

A questo punto il match diventa un incontro di Coppa Davis giocato a Berna, con tutto il pubblico dalla parte di Federer, ma Anderson è imperturbabile e continua a servire alla grande, uscendo grazie a questo fondamentale da alcuni momenti di difficoltà, con Federer che ha ancora delle possibilità, ma non le sfrutta. La partita è scarna, crudele, il set sembra durare in eterno, poi, sull’11 pari, la svolta: lo svizzero, che per quasi tutta la partita era stato perfetto al servizio, ha un momento di cedimento e lo perde. Ora tutta la pressione è sul sudafricano, che si trova a un turno di servizio dalla vittoria più prestigiosa della sua carriera. Ancora una volta è perfetto e chiude il set sul 13-11, portando a casa la partita.

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Wimbledon 2018: la delusione di Federer

Nell’intervista di fine partita, il campione uscente di Wimbledon dichiara di essere deluso per come sono andate le cose. Afferma di non aver avuto le certezze necessarie per affrontare al meglio il match, un po’ nel servizio e un po’ in altre fasi del 5° set. Afferma anche di non sapere quanto gli ci vorrà per superare questo K.O., e fa sportivamente i suoi complimenti all’avversario.

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