Bonus Quota 100: requisiti e a chi spetta il 30% nella busta paga
Bonus Quota 100: requisiti e a chi spetta il 30% nella busta paga.
Busta paga: bonus Quota 100, come si calcola
Dal taglio delle pensioni d’oro alla riforma delle pensioni finalizzata a superare la Legge Fornero. Da qui l’introduzione di alcune soluzioni, che però costano. Si è al lavoro su Quota 100, ad esempio; ma anche su Quota 41, destinata però a diventare Quota 42. Tutte misure che hanno un costo, da attuare in un Paese che tuttavia non ha risorse. E allora come fare? L’autofinanziamento sembra la soluzione preferita dal nuovo governo gialloverde. E così anche il costo di Quota 100 potrebbe essere arginato da un beneficio. Il cosiddetto “bonus Quota 100”. Un incremento del 30% in busta paga per disincentivare il lavoratore dall’andare in pensione.
Bonus Quota 100: cos’è e come funziona
Su Quota 100 si parla dell’introduzione di un requisito anagrafico minimo per l’accesso alla pensione. Si parla così di 64 anni, con relativi 36 di contributi. Un requisito che non piace a una buona parte dei soggetti interessati. Ma resta di fatto un primo argine che riduce la platea dei beneficiari. Una strategia che potrebbe trovare consensi anche su un’altra misura. Il cosiddetto “bonus Quota 100”.
Si tratterebbe di un superbonus del 30% da versare direttamente in busta paga a tutti quelli che, pur avendo raggiunto i requisiti per andare in pensione, ne ritardano l’accesso; continuando di fatto a lavorare, guadagnando di più. Un incentivo, insomma, a proseguire la propria attività lavorativa e a ritardare il proprio pensionamento.
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Per ora si tratta solo di una ipotesi. Che ovviamente divide. Infatti, fino a oggi molte persone hanno preferito ricevere un importo minore sull’assegno pensionistico pur di abbandonare il mondo del lavoro. Potrà quindi questo incentivo economico funzionare e convincere i soggetti pensionabili a continuare a lavorare? Resta comunque il fatto che finora non è stato detto nulla di ufficiale su tale possibile incentivo. Il che lascia intendere che dovremmo aspettare novità e voci più autorevoli a riguardo.
Se tale misura fosse vera ci sarebbe poi una contraddizione con quanto espresso teoricamente dalla proposta Quota 100. Ovvero, favorire il ricambio generazionale nel mondo dell’occupazione professionale. Sostanzialmente, agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, incentivando il turn over generazionale. In ogni caso si vedrà a breve se il superbonus del 30% in busta paga sia solo un rumor inattendibile. O se in fondo ci sia qualcosa di concreto.
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