Sondaggi elettorali SWG, crescita sia per la Lega che per il M5S
Sondaggi elettorali SWG, crescita sia per la Lega che per il M5S
Continua la luna di miele con il governo, per SWG, la maggioranza di Movimento 5 Stelle e Lega cresce e arriva a sfiorare il 60% dei consensi.
Il 4 marzo i due partiti erano al 50,1%.
Certo, all’interno di questi numeri sta uno squilibrio evidentissimo. La crescita dal giorno delle elezioni è solo della Lega. Che ha un bacino di consenso cui attingere che corrisponde a quello di un centrodestra che aveva raggiunto il 37% e che risponde bene al predominio leghista nel governo Conte. Mentre il Movimento 5 Stelle è alle prese con la disaffezione di chi proveniva da una cultura di sinistra. E risulta in declino rispetto al 4 marzo.
Nell’opposizione il PD è di fatto stabile, del resto ha raggiunto livelli minimi nella propria storia, mentre l’emorragia per Forza Italia non si ferma, la cannibalizzazione della Lega ai danni del proprio alleato appare sempre più evidente.
Ma vediamo i dati del sondaggio, effettuato su un campione di 1500 soggetti con metodo CATI-CAWI-CAMI
Sondaggi elettorali SWG, Forza Italia crolla al 7,7%
La Lega si conferma primo partito, con un aumento del 0,7%, e portandosi al 30,5%. In tal modo cresce il vantaggio sul Movimento 5 Stelle, che aumenta solo del 0,3% al 29%
Nel complesso l’area di governo va al 59,5%, +1% rispetto a settimana scorsa.
Non era forse mai successo nella seconda repubblica che una maggioranza avesse un consenso così ampio.
All’opposizione il PD resta inchiodato al 17,8%, stessa percentuale dell’ultima rilevazione.
Giù di mezzo punto invece Forza Italia, al 7,7%, quasi la metà rispetto al 14% del 4 marzo. Resiste invece Fratelli d’Italia, al 4,3%, stello livello sia della settimana scorsa che del giorno delle elezioni politiche
Tra i partiti minori si registra il calo di 4 decimi di Liberi Uguali che con il 2,3% è ormai lontano dalla soglia di sbarramento e si fa raggiungere da +Europa, anch’essa al 2,35, ma in crescita del 0,2%.
Potere al Popolo è al 1,9%, mentre i partiti più piccoli al 4,3%. In leggero calo gli astenuti, al 31,1%