Messico, è ancora terrore nel Michoacán

Pubblicato il 30 Luglio 2014 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Nonostante le misure intraprese dal governo messicano, in particolare il possente dispiegamento delle forze armate sul territorio nel tentativo di porre fine all’ondata di violenza dell’organizzazione criminale Los Caballeros Templarios, in Messico è ancora terrore. Stavolta, la vittima è un dirigente del Partido Revolucionario Institucional (PRI), guidato dall’attuale Presidente messicano, Enrique Peña Nieto.

Il presidente del Comitato Esecutivo Comunale del PRI di Nuevo Urecho, Arturo Alejandre Ramos, è stato ucciso da un gruppo di uomini armati nella località di Ziracuaretiro. È stato aggredito e ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre camminava per una strada nel centro della cittadina dello Stato messicano del Michoacán.

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Photo by Christian JavanCC BY 2.0

La sua uccisione non è un caso isolato. Infatti, lo scorso giugno, un altro dirigente di rilievo del PRI è stato ucciso in circostanze analoghe. Si trattava del presidente del Comitato Esecutivo Comunale del PRI di Erongarícuaro, Salvador Vega Ramirez, il quale era stato portato via dal suo negozio e poi ucciso da un gruppo di uomini mascherati e armati di fucili d’assalto.

Tuttavia, nel frattempo la popolazione messicana è sconvolta dalla diffusione di un video che rivela la realtà dei rapporti fra alcuni dirigenti politici e le potenti organizzazioni di trafficanti di droga. Nel video si riconosce Rodrigo Vallejo Mora, ovvero il figlio dell’ex governatore dello Stato del Michoacán, Fausto Vallejo Figueroa, mentre discute con il leader dell’organizzazione criminale Los Caballeros Templarios, Servando Gómez Martínez, noto come “La Tuta” o “El Profe”.

Sebbene il video abbia provocato forti polemiche nel Paese centroamericano e sollecitato il governo federale a inviare altre unità militari nel Michoacán e a Città del Messico, tuttavia non ha destato particolare scalpore il coinvolgimento di Rodrigo Vallejo Mora. Infatti, sul figlio dell’ex governatore messicano, noto come “El Gerber”, la polizia federale pare stia già investigando da qualche tempo poiché presumibilmente coinvolto in vari reati, oltre ai legami che egli intrattiene con numerosi esponenti della criminalità organizzata.

Immagine in evidenza: photo by Christian JavanCC BY 2.0