Alla fine la tanto attesa risposta di Etihad è arrivata ed è positiva. A rivelarlo è l’a.d. di Alitalia Gabriele Del Torchio, alla fine del cda della compagnia, “Sono contento. Ora dobbiamo fare degli approfondimenti”. Intanto il cda di Alitalia ha proposto all’assemblea dei soci, fissata per l’8 agosto, un nuovo aumento di capitale, pari a 50 milioni di euro, che si aggiungono ai 250 milioni già varati dall’assemblea di venerdì scorso. La ricapitalizzazione arriva così a 300 milioni di euro.
MOBILITA’ PER 2.171 LAVORATORI – Via alle procedure di mobilità per 2.171 lavoratori del gruppo Alitalia e quindi dell’ex compagnia di bandiera e di AirOne. Ieri, infatti, secondo quanto riferiscono fonti sindacali la compagnia ha inviato alle organizzazioni sindacali la comunicazione con le quali annuncia l’avvio dell’iter di licenziamento collettivo, come previsto dalla legge 223. Rispetto al numero iniziale di 2.251 esuberi, indicati dal piano industriale di Etihad bisogna tener conto che 80 dipendenti hanno già cessato il rapporto di lavoro. La procedura riguarda 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo. A questi bisogna aggiungere i 35 dipendenti di terra di AirOne. Come previsto dalla legge, si apre una fase in sede aziendale che, in teoria, dovrebbe durare 25 giorni ma, verosimilmente, come ipotizzano le stesse fonti, si procederà in tempi brevi alla firma di un mancato accordo per passare così in sede ministeriale. Ma anche, in questo secondo step, i tempi potrebbero essere più brevi rispetto a quanto previsto dalla legge 223: infatti, rispetto ai 35 giorni previsti, l’accordo quadro sugli esuberi firmato il 12 luglio scorso dai sindacati, ad eccezione della Cgil prevede che il confronto possa esaurirsi in cinque giorni. Inoltre, sempre secondo quanto previsto dall’accordo quadro, dopo il confronto ministeriale, si aprirà una prima fase nella gestione degli esuberi che riguarderà quei lavoratori che non si oppongono alla mobilità e accettano di uscire dall’azienda con incentivi all’esodo pari a 10mila euro lordi. A questi lavoratori si aggiungeranno quelli che, nel frattempo, avranno maturato i requisiti per poter andare in pensione. L’individuazione di lavoratori che non si oppongono alla mobilità avverrà entro il 10 settembre prossimo ed entro il 15 settembre arriveranno le lettere agli interessati. Dopo, si aprirà una seconda fase che riguarderà invece tutto il personale che non ha accettato l’uscita incentivata volontaria.