Sondaggi politici SWG, per gli italiani giusto limitare i contratti a termine
Sondaggi politici SWG, per gli italiani giusto limitare i contratti a termine
E’ uno dei punti centrali del decreto Dignità, in effetti, il ridimensionamento dei contratti a tempo determinato, che stanno crescendo molto più di quelli a tempo indeterminato.
E’ uno dei cavalli di battaglia di Di Maio e del Movimento 5 Stelle, che puntando su questi argomenti cerca anche di muoversi dall’ombra in cui l’alleato leghista l’ha un po’ relegata dall’inizio del governo Conte.
Si tratta di diminuire i rinnovi possibili nei contratti a termine, così come la permanenza totale a tempo determinato.
E gli italiani appaiono d’accordo. Per la maggioranza relativa è questa la situazione meno sopportabile in Italia, per il 35% è proprio la tendenza ad assumere solo a tempo determinato.
Per il 27% sono gli stipendi ormai fermi, per il 26% la riduzione dei diritti dei lavoratori.
E in effetti è soprattutto tra gli elettori di Movimento 5 Stelle e Lega che c’è il maggiore favore verso un’azione mirata sui contratti a termine
Sondaggi politici SWG, per il 68% dei grillini è giusto limitare i contratti flessibili
Infatti il 55% tra che tra gli italiani è a favore di una limitazione dei contratti flessibili diventa il 68% tra gli elettori del Movimento 5 Stelle e il 62% tra quelli della Lega.
Tuttavia c’è molto disincanto per il futuro. Queste misure, pur se ritenute giuste, porteranno a conseguenze non necessariamente positive per l’occupazione per la maggioranza.
Secondo il 41% le aziende semplicemente alla scadenza dei rinnovi possibili, dopo 2 anni, assumeranno qualcun altro a termine. La pensa così in particolare il 54% dei forzisti e degli elettori democratici, e il 46% degli indecisi.
Solo il 16% pensa che le aziende faranno più contratti stabili. 16% che diventa il 24% tra i leghisti e il 25% tra i grillini.
Il 12% del totale, ma il 23% dei leghisti, pensa che ora le aziende non abuseranno tanto dei precari. Mentre per il 12% ci sarà un aumento del lavoro nero. Che diventa il 20% tra gli elettori del PD.
Il 6% non sa e non risponde all’ultimo dei sondaggi politici SWG,, mentre per il 9% non cambierà nulla, e sono soprattutto gli indecisi a pensarla in questo modo, al 18%.
Il sondaggio è stato realizzato con metodo CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1500 soggetti
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