Pensioni notizie oggi: Quota 42 nel 2020, superbonus arriva subito
Quota 42 e superbonus, quando arrivano e cosa sono
Il Governo lavora alla misura con cui mantenere la promessa di superare la riforma Fornero. E così, dopo i rischi paventati in ultimo dalla Corte dei Conti di incidere negativamente sui conti pubblici italiani, si studiano modalità per limitare i pensionamenti. Ad esempio, stando alle indiscrezioni, si potrebbe passare dalla cosiddetta ‘Quota 41’ a ‘Quota 42’. 42 sarebbe il numero di anni contributi necessario per andare in pensione a prescindere dall’età anagrafica. Una cosa è certa. Il MoVimento 5 Stelle e la Lega faranno di tutto per non deludere le aspettative di chi chiede l’abolizione della riforma Fornero.
Pensioni notizie oggi, fattore tempo e ‘Quota 42’
‘Quota 42’ avrebbe come vantaggio quello di rendere meno pesante per le casse dello Stato l’avvio della riforma. Un anticipo che per gli uomini sarebbe di quasi tre anni, mentre per le donne l’anticipo sarebbe di un solo anno. Si potrebbe prevedere, secondo quanto trapela, un’entrata in vigore nel 2020, ovvero lo slittamento di un anno rispetto al previsto cioè all’inizio del 2019.
Pensioni notizie oggi, superbonus con 30% in più
Ma non è tutto. Perché sempre in relazione alla riforma pensionistica sarebbe allo studio anche l’introduzione di una seconda misura. Un superbonus del 30% per limitare l’effetto di quota 100 e l’alto numero dei potenziali pensionamenti. Un incentivo che possa stimolare i lavoratori che lo vorranno a proseguire nelle loro attività. Anche in questo caso la finalità è di natura economica. L’intento sarebbe di evitare che vadano in pensioni molti lavoratori appesantendo eccessivamente i costi per le casse dello Stato. Dando quindi un 30% in più per coloro che restano a lavorare pur avendo i requisiti per andare in pensione.
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Pensioni notizie oggi, i tagli proporzionali
Infine da fonti vicine al Governo arrivano conferme della volontà di attuare tagli alle pensioni di chi percepisce somme superiori ai 4-5 mila euro netti. In particolare è il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Di Maio a parlare. Tra questi – spiega l’esponente del MoVimento 5 Stelle ‘non ha versato i contributi, subirà un taglio dell’assegno in proporzione ai contributi versati’.
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