Governo ultime notizie: Legittima difesa, Ddl Lega presentato alla Camera
Governo ultime notizie: Legittima difesa, Ddl Lega presentato alla Camera
Modificare la legge sulla legittima difesa “non è una priorità ma è la nostra priorità”; lo ripete ogni volta che ne ha occasione il sottosegretario all’Interno leghista Nicola Molteni. Già il 23 marzo, lo stesso esponente del Carroccio ha depositato alla Camera una proposta di modifica dell’articolo 52 del Codice Penale; quello che riguarda, appunto, la “difesa legittima”. Ora, il “cavallo di battaglia” elettorale di Matteo Salvini è tornato in cima all’agenda di Montecitorio. Un intervento che si è reso necessario – ha riferito Molteni ai cronisti in questi giorni – perché nell’opinione pubblica si è fatta strada la convinzione che in caso di aggressione la legge favorisca l’aggressore e non la vittima.
Governo ultime notizie: Legittima difesa, Ddl Lega presentato alla Camera
In sostanza, Molteni propone di aggiungere all’articolo 52 del Codice Penale un comma che, però, andrebbe a modificarne l’impianto in profondità. “Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l’ingresso o l’intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell’immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone”.
In poche parole, si potrà “colpire” chi si introduce in casa o in un luogo di lavoro “senza limiti”; cioè non dovrà essere dimostrata la proporzionalità tra difesa e offesa, come previsto dall’attuale normativa. Opportuno precisare che l’uso di armi da fuoco da parte dell’aggredito è “permesso” solo in possesso di regolare porto d’armi. Nella stessa proposta di legge si prevede un forte inasprimento delle pene per il furto in abitazione.
5 stelle del calibro di Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio tempo fa si erano dichiarati contrari a una “maggiore diffusione delle armi” che, si dava per certo, seguirebbe tale modifica della normativa. Tuttavia, con il sorgere dell’intesa giallo-verde, molte posizioni pentastellate sono andate ammorbidendosi. Così almeno sembra, dopo che aver sentito il Guardasigilli Alfonso Bonafede sul tema. Uomo di spicco del Movimento, in una recente audizione alla Commissione Giustizia del Senato, ha assicurato che entro l’autunno “verranno eliminate le zone d’ombra che rendono difficile dimostrare che si è agito per legittima difesa”.