Dl carceri: il governo ottiene la fiducia, le opposizioni applaudono sarcasticamente
Riflettori ancora puntati sul Senato. Questa volta, però, si tratta del decreto legge Carceri, in esame da ieri alla “Camera Alta”. Questa mattina, il Ministro per i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi, parlando a nome del governo, ha annunciato che sul provvedimento verrà posta la questione di fiducia.
IL CALENDARIO DEI LAVORI – Dopo l’annuncio del ministro, è intervenuto il presidente del Senato Pietro Grasso, il quale ha sospeso la seduta, convocando i capigruppo per definire le tempistiche dei lavori. Dal sito del Senato si apprende che è stato stabilito un dibattito sul dl carceri di circa 25 minuti, a cui seguono le dichiarazioni di voto, con la prima chiama delle votazioni prevista per le ore 13.
UN RIMEDIO ALLA SENTENZA TORREGGIANI – Il decreto legge Carceri, già approvato dalla Camera dei Deputati, prevede lo sconto di un giorno di carcere per ogni dieci che il detenuto ha trascorso in una cella sovraffollata e un indennizzo di 8 euro a chi è già uscito e farà pervenire la richiesta entro sei mesi. Provvedimenti, questi, che tentano di porre un rimedio alla spinosa situazione di sovraffollamento delle carceri del nostro Paese. Come ha spiegato il ministro della Giustizia Andrea Orlando, tra il 2011 e il 2012 si sono sfiorati i 70.000 detenuti, con un tasso di recidiva molto alto. Una questione, quella delle condizioni dei carcerati, per la quale, poi, l’Italia è stata condannata anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Con la Sentenza Torreggiani dell’8 gennaio 2013, Strasburgo ha constato, infatti, una violazione dell’articolo 3 della Convezione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, che pone il divieto a «trattamenti umani degradanti».
SARCASMO DELLE OPPOSIZIONI – Ancora una volta, le opposizioni accolgono ironicamente la decisione dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi. All’annuncio di Boschi di voler approvare il decreto con un voto della maggioranza, le opposizioni hanno applaudito sarcasticamente il ministro. Una protesta carica di significato, ma sicuramente più sobria di quella inscenata l’altro giorno a Montecitorio dal gruppo parlamentare della Lega Nord, che aveva provocatoriamente lanciato una banconota di 8 euro verso i banchi della presidenza.
OK ALLA FIDUCIA – L’Aula del Senato poco fa ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Carceri già approvato dalla Camera: 162 sì, 39 no e un astenuto. Il decreto ora è legge.
Alessandro De Luca