Pensioni ultime notizie: Quota 100 per tutti, le tabelle Inps allarmano.
Quota 100, tabelle Inps allarmanti, Boeri non ci sta
Sul fronte pensioni ultime notizie riportano la guerra di parole e di numeri tra il governo giallo-verde e il presidente dell’Inps, Tito Boeri. È una battaglia schermata a suon di cifre e attacchi verbali reciproci, dove da un lato si va ad affrontare una riforma delle pensioni chiedendo dati all’istituto e cercando soldi e risorse per proprio conto; dall’altro si danno opinioni, rafforzate però da una serie di numeri e scenari allarmanti. Ecco cosa è successo negli ultimi giorni parlando di pensioni e in particolare di Quota 100 per tutti.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 per tutti? Alert Inps
L’istituto previdenziale ha dunque stimato i costi che porterebbe l’introduzione di Quota 100 per tutti, assicurando così per molti soggetti la possibilità della pensione anticipata. I costi partirebbero da una base di 4 miliardi per arrivare fino a 14 miliardi all’anno, a seconda dello scenario che si andrebbe a realizzare. Tito Boeri ha così stimato oltre 1 milione di pensionati (e di assegni) in più all’anno; senza contare tutto quello che accadrebbe a livello economico nel prossimo decennio.
Per il momento Quota 100 è solo un’ipotesi, sulla quale però si possono ricamare diverse suggestioni. Da qui la possibilità da parte dell’Inps di ipotizzare 4 scenari differenti e quindi calcolare le conseguenze per ciascuno.
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Pensioni ultime notizie: i 4 scenari dell’Inps
Nella prima ipotesi si pone in parallelo l’introduzione di Quota 41 e di Quota 100 con requisito anagrafico minimo a 64 anni. L’Inps ha stimato un costo di 11,6 miliardi di euro per il solo 2019, e circa 596 mila assegni pensionistici in più. Tra dieci anni, il costo aumenterebbe di quasi 7 miliardi di euro, mentre i pensionati quasi raddoppierebbero, arrivando a 1 milione. Solo nel 2030 i costi arriverebbero a ridursi fino a trasformarsi in risparmi nel 2040.
Con un accesso alla pensione a 65 anni, invece, il costo per il 2019 si ridurrebbe a 10,3 miliardi di euro, ma destinato subito ad aumentare. Anche i pensionamenti subirebbero un incremento importante, arrivando potenzialmente a meno di 900 mila.
Ancora più costosa l’opzione Quota 100 senza requisito anagrafico (parallelamente a Quota 41), con 14,4 miliardi di costo in partenza, fino a 21 miliardi nel 2020. Ed è così che gli assegni pensionistici salirebbero nel 2019 a 751 mila per poi superare il milione nel 2028.
Forse la misura meno costosa si traduce in Quota 100 con requisito minimo a 64 anni; ma senza cambiare i requisiti per la pensione di anzianità. Ovvero, 43 anni e 3 mesi per gli uomini e 1 anno in meno per le donne. La spesa sarebbe di “soli” 4,6 miliardi annui che quasi raddoppierebbero nel 2028. Al tempo stesso i pensionamenti interesserebbero da 258 mila fino a 450 mila unità.
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