Conto corrente e prelievo, i controlli del fisco
Scattano i controlli sul conto corrente in caso di prelievi e versamenti “sospetti”. Ma chi sono i soggetti a rischio? E quali le somme “critiche”? Nel documento di consultazione pubblica Istruzioni in materia di comunicazioni oggettive disponibile sul sito della Banca d’Italia, si elaborano le nuove norme. Legate ai controlli del fisco su prelievi e versamenti sospetti sui conti correnti. La comunicazione è rivolta agli istituti di credito, così come alle poste e quelli di moneta elettronica.
Conto corrente: controlli versamenti e prelievi, somme a rischio
Nel messaggio si legge come i destinatari della comunicazione sopraccitati, devono inviare alla UIF ogni mese una nota. Questa dovrà includere tutte le operazioni, anche occasionali, che comportino un movimento di denaro di importo pari o superiore a 10.000 euro eseguita nel corso del mese solare; la comunicazione dovrà avvenire anche in caso l’ammontare totale sia fatto in più rate nel corso del mese di importo pari o superiore a 1.000 euro. Inoltre, “qualora nel corso del mese non sia stata effettuata alcuna operazione sopra indicata, i destinatari inviano comunque una comunicazione negativa”.
Conto corrente: controlli e operazioni sospette
Nel testo si legge che la comunicazione oggettiva esclude l’obbligo di segnalazione dell’operazione come sospetta quando questa non presenti collegamenti con operazioni di diversa tipologia che facciano desumere una complessiva operatività sospetta; e quando non sia effettuata da clienti con profilo soggettivo marcatamente anomalo. Di contro, l’invio di una segnalazione di operazione sospetta “non esonera dall’invio della comunicazione oggettiva sull’operazione”.
Conto corrente: operazione sospetta, come inviare la comunicazione
Cosa bisogna inserire nelle comunicazioni oggettive? Il contenuto include i seguenti elementi.
- Dati identificativi della comunicazione;
- Elementi informativi su operazioni, soggetti, rapporti (data; importo; causale operazione; filiale operativa; numero rapporto continuativo movimentato; dati identificativi clienti, esecutore e titolare effettivo.
I soggetti chiamati a inoltrare la comunicazione dovranno trasmetterla in via telematica tramite il portale Infostat-UIF della Banca d’Italia, “previa adesione al sistema di segnalazione online”. Infine, le comunicazioni saranno trasmesse alla UIF entro il 15° giorno lavorativo del secondo mese seguente a quello di riferimento. “In caso di integrazione o rettifiche dei dati confluiti in comunicazioni già effettuate, i destinatari procedono senza ritardo a una comunicazione sostitutiva”.
La trasmissione della comunicazione oggettiva sarà responsabilità di chi esercita la funzione antiriciclaggio. Questi dovrà verificare la correttezza dei dati inviati; e sarà lui l’interlocutore della UIF per tutte le questioni inerenti alla trasmissione delle comunicazioni. La documentazione dovrà essere conservata per 5 anni dalla data di invio della stessa.
C/C postale e bancario gratuito: cosa dice la legge europea.
Conto corrente: controlli al via, cosa cambia per i correntisti
Chi versa 10.000 euro nel proprio conto nell’arco di un mese viene dunque segnalato ed è passibile di controlli. Si informa che non basterà la causale digitale da inserire al momento del versamento, perché scritta di propria volontà e quindi non verificabile. I controlli partono generalmente quando il contante versato risulta incompatibile con il reddito dichiarato. Il Fisco potrà effettuare controlli fino a 7 anni precedenti, pertanto è bene conservare tutta la documentazione relativa per questo lasso di tempo.
Qualora il versamento sia per una causa di compleanno o di semplice regalo da parte dei genitori, sarà dunque bene fare una scrittura privata che attesti la causale di tale versamento.Lo stesso dicasi per i regali di compleanno, anniversari e matrimoni.