Bonus Bebè 2018: pagamento dimezzato, emendamento al Senato
Presto potrebbero arrivare importanti novità riguardo al bonus bebè. Infatti, la commissione bilancio del Senato ha licenziato un apposito emendamento con cui ha proposto di dimezzarlo. Inoltre, se il provvedimento verrà approvato in via definitiva, l’agevolazione avrà valore solo per il primo anno d’età del bambino. In precedenza, il bonus aveva validità triennale.
Nello specifico, il bonus verrà mantenuto nella sua interezza solo per il 2018; quindi, il suo importo sarà ridotto a 480 euro dal 2019 fino almeno al 2020. In sostanza, l’assegno di natalità passerà da 80 euro al mese a 40 euro mensili. Un cambiamento notevole a cui se ne aggiungerebbe un altro in caso di approvazione; come già detto, non sarà più corrisposto per i primi tre anni del bambino.
Bonus Bebè 2018: pagamento dimezzato, emendamento al Senato
Tuttavia, i criteri per l’assegnazione rimarranno invariati. In pratica, i parametri ISEE non subiranno modifiche; dunque, continueranno a beneficiarne tutte le famiglie che hanno un reddito inferiore ai 25mila euro annui. Il bonus bebè potrà essere riscosso anche per i bambini adottati in presenza dei requisiti reddituali di cui sopra. I neogenitori dovranno presentare la richiesta ancora all’Inps entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione/affidamento pre-adottivo del proprio figlio; rimane necessario compilare la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) e allegare alla domanda il modello SR163.
Detto ciò, con lo stesso emendamento, la commissione bilancio del Senato intende confermare il raddoppiamento dell’importo dell’assegno di natalità per le famiglie che hanno un reddito inferiore ai 7mila euro. Nel senso che, per queste famiglie l’importo previsto dal bonus non corrisponde a 80 euro mensili (960 euro all’anno) ma a 160 euro al mese (1.920 euro all’anno). D’altra parte, anche in questo caso, per il 2018, importo e requisiti rimarranno invariati. In breve, non cambierà nulla fino al 2019.