Rientro di Fi nel Governo? Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervistato sulla Stampa, è scettico su questa ipotesi: “non credo che FI abbia l’unità e la forza per farlo” e sottolinea che il rientro nel Governo “sarebbe la plateale ammissione del drammatico errore di novembre scorso quando FI abbandonò la strada delle riforme e il Governo.” A chi lo critica di ‘gelosia’ dell’alleanza tra il premier e il cavaliere suggellata dal patto del Nazareno, Alfano risponde: “No, è Fi ad essere gelosa della nostra partecipazione al Governo: quando l’Italia sarà cambiata, potremmo dire di essere dalla parte della ragione.”
Il cambiamento dell’Italia passa però anche dalle riforme costituzionali e dal cambiamento della legge elettorale. Sulle modifiche all’Italicum, il leader dell’Ncd afferma: “per noi le preferenze restano imprescindibili. E comunque, non sarà l’incontro tra Renzi e Berlusconi a risolvere tutto: occorrerà sentire noi per prendere decisioni definitive.”
Ribadisce infatti l’importanza dei moderati nel Governo Renzi: “serve a rafforzare il Governo e far contare di più le nostre idee.” Moderati fondamentali anche per il dopo Napolitano: “L’unificazione dell’area moderata che sostiene Renzi creerà in Parlamento una forza di tale impatto che sarà determinante per quella scelta. La nostra idea è che si parte dalla maggioranza di governo per aprirsi agli altri. Il raggruppamento moderato e alternativo alla sinistra avrà una forza parlamentare determinante in questi mille giorni.” E sugli 80 euro chiude: “faremo di tutto per trovare i soldi.”