Tour de France 2018: ieri all’Alpe d’Huez altro dominio Sky. Nibali sfortunatissimo
Giornata durissima quella di ieri, la terza sulle Alpi.
A vincere in cima all’Alpe d’Huez è stato Geraint Thomas, che allo sprint ha bruciato Dumoulin, Bardet, Froome e Landa.
Il caso della giornata però è la caduta di Vincenzo Nibali.
Il siciliano cade per colpa di, a quanto pare, una cinghia a 4 km dal traguardo, ma per fortuna perderà solo 13”, rimontando i corridori di testa che si studiano o, secondo alcuni commentatori, rallentano, disponendosi in orizzontale per aspettare il capitano della Bahrain Merida.
Già nel 2015, proprio ai piedi di quest’arrivo in salita, a causa di un salto di catena, perse l’opportunità di combattere per il podio della Grand Boucle
Il caos in cima all’Alpe d’Huez è stato parecchio e la gendarmeria presente davvero poca.
LEGGI ANCHE: DAZN sta arrivando in Italia. Ecco la nuova piattaforma streaming sportiva
Tour de France 2018: ieri una fuga di 30 corridori
La fuga che caratterizza solitamente la giornata non parte subito oggi poichè in tanti fanno dei tentativi.
Alla fine si avvia ai piedi della Madeleine, GPM di Hors Categorie, il primo di giornata.
Il gruppo tiene a “bagno maria” i corridori, poichè tra loro ci sono uomini non distanti da Thomas in classifica generale come Valverde, Zakarin, Kruijswijk e Pauwels.
Il GMP se lo aggiudica Alaphilippe, che rinforza così la sua leadership nella classifica della maglia a pois.
Sul Lacets de Montvernier, salita di 2° categoria, allunga Pierre Rolland.
Breve discesa e inizia il Col de la Croix de Fer.
I fuggitivi riprendono Rolland e a 70 km dal traguardo Steven Kruijswijk tenta l’impresa partendo da solo.
L’olandese arriverà ad avere più di sei minuti sul plotone, diventando così maglia gialla virtuale.
Il ritmo nel gruppo è tranquillo, così l’AG2R e la Movistar mettono i loro uomini a tirare e il plotone si sgretola.
Dopo la Croix de Fer Kruijswijk che ha ancora più di 6′ di vantaggio sul plotone, ma durante la discesa e il tratto pianeggiante che precede l’Alpe d’Huez il vantaggio cala di quasi 2′.
Tour de France 2018: l’arrivo in salita all’Alpe d’Huez
Il Team Sky tiene in pugno la situazione nel gruppo dei big.
Prima Kwiatkowski e poi uno straordinario Egan Bernal selezionano ulteriormente il plotone tanto che rimangono in esso solo i primi della generale.
Nibali e poi Quintana provano a saggiare la gamba degli avversari, poi il primo attacco deciso lo prova Romain Bardet, che però non riesce a guadagnare più di una decina di secondi dal gruppo principale, con Bernal che lo tiene a bada.
Nel frattempo il vantaggio di Kruijswijk cala sempre di più.
Il primo big a cedere è Quintana, che perde le ruote dei favoriti.
A 4 km dall’arrivo, attacca Froome con una delle sue “frullate”, ed è qui che succede di tutto.
Nibali cade, Froome e gli altri uomini di classifica si riportano su Kruijswijk per poi fermarsi e aspettare il siciliano, che nel frattempo si riporta su Primoz Roglic
Vincenzo riesce quasi a raggiungere Froome, Thomas, Landa, Dumoulin e Bardet, con quest’ultimo che a poco meno di 2 km dal traguardo prova l’allungo definitivo ma senza successo.
In volata vince Geraint Thomas, che consolida così il vantaggio in classifica generale sugli avversari.