Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 41 discriminatorie, Cgil torna a protestare
Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 41 discriminatorie, Cgil torna a protestare.
Pensioni notizie oggi: Cgil contro Quota 100 e 41
Sul fronte pensioni ultime notizie ruotano attorno alla polemica tra l’Inps e il Governo. Ma anche alle parole del segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli. Che a Radio Articolo 1 ha affermato come finora ci siano state solamente tante parole, ma davvero pochissimi fatti. “Bisogna riaprire il tavolo con Cisl e Uil, iniziando dalle proposte che abbiamo fatto con la piattaforma unitaria”. Ma c’è anche una critica alle possibili proposte di Quota 100 e Quota 41. “Se vogliamo superare la Legge Fornero, Quota 100 e Quota 41 non sono sufficienti, e non basta parlarne. Soprattutto se si considerano tali misure con tutti quei paletti che si vogliono mettere”.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 41, Ghiselli “Parole, non fatti”
Da qui la volontà di aprire un dialogo tra i sindacati e il governo; l’attesa di un segnale per continuare e alimentare una discussione che potrebbe essere costruttiva sul tema previdenziale. Infatti, la proposta di Quota 100 sarebbe molto discriminatoria. Visto che sarebbe sbilanciata a favore degli uomini che lavorano nel Nord. “Si parla solo di una parte del mondo del lavoro e se ne parla male. Se venisse confermato il ricalcolo contributivo per i periodi successivi al 1996, determinerebbe una situazione simile a Opzione Donna, dunque penalizzante”. Questo rafforza l’idea di un coinvolgimento dei sindacati al fine di evitare errori; ma anzi, “porre condizioni reali e accessibili di flessibilità in uscita per tutti”.
Pensioni ultime notizie: Ape Sociale, quale destino?
Con ogni probabilità l’Ape Sociale non sarà prorogata. Ma superato il primo semestre 2018 è già tempo di bilanci. Ghiselli ha denunciato il malfunzionamento del sistema di monitoraggio. Ma intanto arrivano risposte negative a molte domande. “Troppi paletti, troppi vincoli, una procedura complessa stanno determinando problemi”. L’attesa è dunque per i correttivi, già chiesti all’epoca del governo Gentiloni. Correttivi che riguardassero prevalentemente l’aspettativa di vita e la tipologia di lavoro. “C’è gente che fa lavori gravosi, ma non rientra tra le 15 categorie riconosciute”. Infine si richiede la separazione tra previdenza e assistenza, punto che peraltro è nel programma del governo gialloverde.
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Pensioni ultime notizie: la Cgil su Inps e Tito Boeri
Tra le ultime critiche di Ghiselli ai protagonisti del momento attuale, ci sono quelle rivolte al presidente dell’Inps, Tito Boeri. Il sindacalista ha affermato che c’è un problema di governance all’Inps. E più nello specifico nel modo in cui Boeri interpreta il proprio ruolo. “Non in modo istituzionale, ma politico; debordando dalle sue competenze. Non può fare il ministro del Lavoro, il capopartito, il docente universitario”. Il riferimento è alla proposta di superare l’unicità del contratto nazionale di lavoro, per tornare al salario minimo per legge. Che per la Cgil ci deve essere, “ma deve essere quello dei contratti”. Ma non può neppure “scoraggiare qualsiasi intervento per contrastare la precarietà, come ha fatto con il decreto dignità”. Infine, è necessario garantire l’autonomia di Inps e Istat; ma il sindacato deve continuare a vigilare sull’Istituto, per dialogare, trovare soluzioni, evitare errori. Come con il governo.
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