Tabella Quota 100 e 41 entro il 2019
Sale l’ attesa da parte dei lavoratori per conoscere quali misure saranno messe in campo dal governo per superare la riforma Fornero. L’ obiettivo politico è certamente in cima all’ agenda del Governo. Perciò l’ esecutivo sta valutando tutte le ipotesi possibili, dovendo sempre fare i conti con la tenuta e l’ impatto economico, ricevendo già le prime critiche. Quota 100 e Quota 41 sono certamente le possibilità sinora maggiormente prese in considerazione. Con Quota 100 si intende la somma dell’ età anagrafica e degli anni di contributi versati come tetto minimo per andare in pensione. Mentre con Quota 41 si fa riferimento al numero di anni di contributi necessari per andare in pensione a prescindere dall’ età anagrafica.
Pensioni notizie oggi, opzioni per Quota 100
Tutto questo andrà chiarito prima della prossima Legge di Stabilità. Anche perché si tratta di misure che potrebbero andare in vigore già dal prossimo anno. L’ opzione donna a beneficio delle lavoratrici nate dopo il 1958 è fuori discussione e dovrebbe essere confermata. Infatti la misura prevede costi contenuti. Per quanto riguarda il tema della flessibilità per andare in pensione si ragiona su due ipotesi. Quota 100 potrà, secondo quanto proposto dall’ economista vicino alle posizioni della Lega Brambilla, essere raggiunto seguendo due modalità. 64 anni e 36 di contributi o 65 anni e 35 di contributi. Proprio per limitare l’ impatto della misura potrebbero essere escluse tutte le altre modalità al di sotto dei 64 anni. Come ad esempio 63 anni e 37 anni di contributi.
Pensioni notizie oggi, opzioni per Quota 42
Mentre per quanto riguarda la cosiddetta Quota 41 si pensa alla possibilità di accesso alla pensione a partire da 41 anni e 5 mesi di contributi a prescindere dall’ età anagrafica. Al momento la soglia prevede i 42 anni e 10 mesi, 41 anni e 10 mesi per le donne. Sempre in base alle proposte che la Lega starebbe valutando l’ altra ipotesi riguarda il tetto della contribuzione figurativa valorizzabile (2 o 3 anni massimo). L’ altra è la penalità consistente nel ricalcolo con il sistema contributivo delle anzianità maturate tra il 1996 ed il 2011 per chi, al 31 dicembre 1995, contava almeno 18 anni di contribuzione. Sulla pensione con 41 anni e 5 mesi di contributi resta però da comprendere se sostituirà o meno l’ anticipata standard con 42 anni e 10 mesi di contributi.
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Pensioni notizie oggi, eventuali rischi per i lavoratori
Alla luce delle possibili modifiche quali sono i rischi per i lavoratori che entro fine anno avranno accesso alla pensione? Nessuno. Qualsiasi modifica potrà essere valida, presumibilmente, a partire dall’1 gennaio 2019. E i rischi di modifiche in corso varranno solo per coloro che non avranno ancora avuto accesso alla pensione sino a quella data. Chi ha già raggiunto il diritto a pensione anche qualora non abbia ancora fatto domanda di pensione resterà soggetto alle regole attuali.
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