Nadia Comaneci: la biografia e la carriera di una grande atleta

Nadia Comaneci la biografia e la carriera di una grande atleta

Nadia Comaneci: la biografia e la carriera di una grande atleta.

Il mondo dello sport, si sa, è competitivo. Riuscire ad elevarsi rispetto agli altri non è affatto facile. In pochi ce la fanno. In pochi, inoltre, possono affermare di essere riusciti ad ottenere il massimo dalle loro competizioni sportive. Tra questi pochi spunta, però, una persona in particolare, la quale è riuscita a vincere tutto e a riuscire nell’impossibile: Nadia Comăneci.

Nadia Comaneci: biografia di una ragazza a cui non è mai mancata la speranza

Nadia Comăneci è una ex ginnasta rumena vincitrice di 5 medaglie d’oro in 5 diverse Olimpiadi e l’unica ginnasta al mondo ad essere riuscita a conseguire un punteggio pari a 10 nelle Parallele Simmetriche. Nadia nasce in Romania, nel piccolo paese di Onești nel 1961. Ella racconta che il nome scelto le venne affidato in quanto i genitori erano innamorati dell’eroina russa Nadežda, che in russo vuol dire “Speranza”. L’amore per lo sport affascinò Nadia sin da piccola; infatti già all’età di 3 anni iniziò a praticarlo. Nel 1967 venne notata da Belà Karolyi mentre giocava con un’amica. Entrambe le ragazze vennero invitate ad entrare in una scuola di ginnastica guidata dalla moglie Marta e da Valeriu Munteanu.

Nel 1970, all’età di 9 anni, partecipò alle prime competizioni nazionali. Nonostante non fosse in forma, la squadra “The Flame” riuscì a vincere lo stesso. Al fine di riscattarsi, Nadia riuscì a vincere nel 1971 la sua prima competizione junior internazionale tenutasi a Lubiana in Yugoslavia. Il passaggio verso una categoria superiore: quella senior; per quanto a molti possa spaventare dato il tipo di gare più difficili, Nadia non si fece sopraffare e prendere dall’ansia e difatti, nel 1975, durante i campionati europei riuscì a battere le due ragazze favorite tra cui una di loro era considerata in URSS come una nuova stella nascente.

Nadia Comaneci: le Olimpiadi del 1976

Le continue gare a cui Nadia partecipò, servirono al fine di preparare la giovane ragazza alla sfida più importante della sua vita, quella per le Olimpiadi di Montreal del 1976. Nadia all’epoca aveva solo 14 anni. Il 18 luglio, ella raggiunse il massimo record a cui si possa ambire nel mondo della ginnastica. Nadia Comăneci ricevette il massimo punteggio ottenibile in una competizione riguardante le parallele asimmetriche. Il suo voto fu persino ritardato dato che i computer erano stati programmati per dare un massimo di voto pari a 9,99 mentre Nadia ottenne 10.

La bravura di questa ginnasta rumena si espanse in tutto il mondo. Non solo era diventata l’unica atleta ad ottenere un punteggio simile, ma fu anche la più giovane atleta della storia delle Olimpiadi a ricevere una medaglia d’oro (anche se successivamente riuscì a guadagnarne delle altre, sempre nel ’76). Poi, 4 anni dopo, ancora ori nelle Olimpiadi tenute a Mosca, nelle quali riuscì a battere nuovamente le atlete sovietiche considerate tra le migliori al mondo. A 18 anni nessuno era come lei. Il pubblico la adorava, era una ragazza che riusciva a trasformarsi quando saliva sulla pedana.

L’interferenza del Regime di Ceausescu

La fama dell’atleta però, una volta tornata in Romania, dovette intrecciarsi con la Dittatura di Ceausescu. Il quale riempì Nadia delle massime onorificenze rumene dell’epoca. Offrendole una delle migliori case di Bucarest, macchine e soldi. Nadia divenne il vanto propagandistico della dittatura e della Romania. Divenne in questo periodo l’amante del terzogenito del dittatore: Nico.

Nadia degli anni passati al fianco di Nico non ne ha ancora mai parlato per via delle atrocità ricevute. Nel frattempo, il regime iniziava a scricchiolare in Romania e molti allenatori di Nadia fuggirono a Occidente. La Dittatura, impaurita riguardo alla possibilità di una fuga del loro volto più importante, vietò a Nadia qualunque viaggio all’estero. Per un periodo Nadia allenò i giovani ginnasti rumeni[12], poi fuggì dal paese la notte del 27 novembre 1989, a piedi, camminando per 6 ore attraversando il confine con l’Ungheria. Da lì poi passò in Austria e volò per gli Stati Uniti dove ottenne lo status di rifugiata politica.

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Nadia Comaneci dopo il ritiro

Oggi giorno, Nadia si occupa di diversi ambiti. Attualmente è presidente onoraria della federazione ginnastica rumena, vicepresidente dell’International Special Olimpics. Inoltre è impegnata nell’apertura di una clinica per bambini a Bucarest e vicepresidente di un’associazione per la lotta alla distrofia muscolare. In parole povere, la storia di Nadia è quella di una ragazza interessata allo sport e del quale la politica ha deciso di usare come marchio. Nadia non acconsentì a tale suo utilizzo e scappò ed ora si impegna nella beneficenza come nessuno mai prima. Una eroina fuori e dentro il campo.

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