Sergio Marchionne: malattia durava da un anno, respirava a fatica.
L’ultimo a parlare di Sergio Marchionne e delle sue condizioni di salute è uno di famiglie. Pier Luigi Battezzato, il padre di Manuela, la compagna dell’ex ad di Fca. Che ha rivelato come la situazione di Marchionne fosse precaria ancor prima dell’operazione. E mentre avanza la tesi del doppio arresto cardiaco come causa della sua morte, sopravvenuto per conseguenze gravi post-operatorie, Pier Luigi Battezzato ha raccontato al Corriere gli ultimi anni di Marchionne, la sua vita tutta lavoro e famiglia e, con fare delicato e piuttosto riservato, la storia d’amore con la figlia Manuela.
Sergio Marchionne: “Un uomo tutto lavoro e famiglia”
Come riporta Simona Lorenzetti che lo ha intervistato, Pier Luigi Battezzato è ancora scosso da quanto avvenuto. Nonostante la sua riservatezza, ha rivelato qualche particolare importante sul Marchionne uomo, che aumenta ulteriormente il dispiacere per la perdita di un grande uomo e di un lavoratore devoto alla famiglia. Una forza interiore che lo aveva condotto a confermare gli appuntamenti sull’agenda previsti per i primi giorni di luglio; ovvero dopo il ricovero all’ospedale di Zurigo avvenuto a fine giugno. Ma invero Marchionne era consapevole che da quell’ospedale sarebbe anche potuto non uscire. “Ci siamo dati appuntamento per le vacanze”, ha dichiarato Battezzato. “C’era un progetto per riunire tutta la famiglia”. Anch’egli parla di intervento semplice, a cui invece è seguito il peggio. “A volte penso che se non fossero andati in Svizzera, forse sarebbe andata diversamente. Se si fosse fatto operare alle Molinette, qui in Italia…”.
Pier Luigi Battezzato aspetta il ritorno della figlia di Manuela, affinché lei possa ritrovare un po’ di pace e tranquillità dopo giorni di dolore. In cui la privacy della famiglia è rapidamente sparita sotto l’eco mediatico. Soprattutto dopo la decisione di John Elkann di cambiare i vertici di Fca. Da lì un mare di supposizioni e di richieste, di ricerche e indagini. Ma chi era l’uomo Marchionne? “Ha fatto cose straordinarie, ma era una persona semplice. Non c’era nulla di mondano in lui. La sua vita era tutta lavoro e famiglia”.
Sergio Marchionne: la malattia c’era da tempo
La semplicità di un intervento a cui è seguito il peggio ha scosso lui quanto i suoi amici, come Franzo Grande Stevens, che ha accusato esplicitamente il fumo delle sigarette. Ma tesi sulla morte di Marchionne a parte, il “suocero” del manager ha rivelato come forse Marchionne non fosse “nella condizione di affrontare un’operazione. Lui è arrivato in clinica fisicamente provato”.
Con la decisione di smettere di fumare un anno fa, le condizioni di salute sembravano in via di miglioramento. Ma al tempo stesso “era chiaro a tutti che non stesse bene. Il suo fisico si era asciugato e lui era affaticato. Respirava con molta fatica”. Ciò non gli ha impedito di essere sempre in movimento, “in viaggio da una parte all’altra del mondo. Ha sempre lavorato e non si è mai tirato indietro di fronte ai suoi impegni”.