Julian Assange: dall’Ecuador sarà consegnato agli inglesi?
Sembra che il governo dell’Ecuador sia pronto a consegnare il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange nelle prossime giornate. Così come dice la direttrice di RT Margarita Simonyan in un tweet: “Le mie fonti mi dicono che Assange sarà consegnato al governo Inglese nelle prossime settimane o giorni. Come mai prima, spero che le mie fonti si sbaglino”.
Julian Assange: la situazione
Margarita Simonyan ha riferito che il presidente dell’Ecuador la prossima settimana prevede di recarsi nel Regno Unito. E al momento riceve pressioni da Londra e Washington per consegnare il fondatore di WikiLeaks. Sembrerebbe vicina la fine della vicenda Assange. Al momento si barricato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra ormai dal 2012 per l’asilo concesso dal ministro degli Esteri Ricardo Patiño. Lo stesso gli è stato dato per permettergli di sfuggire ad un primo interrogatorio riguardante un accusa di stupro in Svezia (stupro ai danni di due collaboratrici di WikiLeaks). E alla possibilità che in seguito sia richiesta l’estradizione alla Svezia per essere processato negli USA. Dal governo americano verrebbe processato per i fatti riguardanti proprio WikiLeaks di cui Assange è fondatore. Anche se sono caduti i termini processuali svedesi, restano in piedi quelli inglesi per mancato rispetto dei termini della libertà vigilata.
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Julian Assange e la svolta: cambio di governo
Per il caso Assange sembrava tutto in una fase di stallo. L’Inghilterra si chiedeva se fosse possibile annullare il diritto territoriale dell’ambasciata ecuadoriana (rischiando di creare un precedente pericoloso per altre realtà internazionali). Mentre i legali di Assange chiedevano legittimamente il trasferimento in Ecuador.
Ma con le elezioni in Ecuador tutto è cambiato in breve tempo. Infatti il nuovo presidente è Lenin Moreno. Si tratta di un uomo politico controverso. Perché pur essendo stato scelto dal vecchio governo di Rafael Correa, Moreno sembra interessato alle politiche liberiste, tradendo l’ideologia del suo stesso partito.
Moreno aveva dichiarato che sarebbe stato garantito ad Assange l’asilo con condizioni ben precise. Limitazioni nell’utilizzo di internet e silenzio forzato sulle politiche dei paesi, evitando così incidenti diplomatici. Assange ha rifiutato le condizioni e le limitazioni alla libertà di espressioni. Quindi in seguito il governo Moreno ha tagliato l’accesso ad internet per il recluso nell’ambasciata. Inoltre ha diminuito le forme di tutela e protezione per il fondatore di WikiLeaks. Ad oggi si parla di una possibile consegna di Assange alle autorità inglesi e quindi di una possibile condanna per tradimento da parte degli USA.