Serie A 2018/2019, focus Atalanta: i bergamaschi sapranno nuovamente stupirci?
L’Atalanta è una delle realtà italiane senz’altro più entusiasmanti degli ultimi anni. E si appresta a ricominciare un’altra intensa stagione.
Anzi, a dire il vero, per l’Atalanta di Giampiero Gasperini la nuova stagione è già ufficialmente iniziata. Quando? Giovedì scorso coi preliminari di Europa League. Hanno visto i bergamaschi pareggiare per 2-2 in casa contro i bosniaci del Sarajevo.
Non si tratta sicuramente, in virtù tra l’altro dei valori espressi in campo, di un gran risultato. Infatti ora per avanzare il turno e continuare a sperare nella qualificazione alla fase a gironi dell’ex Coppa Uefa sarà necessario vincere nella capitale bosniaca (o pareggiare dal 3-3 in su).
Una partita non fa in ogni caso testo. Specialmente durante il calcio estivo. Perciò siamo sicuri che se l’Atalanta replicherà il primo tempo della partita d’andata non avrà difficoltà ad avanzare al turno successivo.
Prima di essere rimontata, la Dea avrebbe potuto andare tranquillamente sul 3-0. Soprattutto se il proprio centravanti Barrow si fosse mostrato più freddo sotto porta.
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Serie A 2018/2019, focus Atalanta: il giovanissimo Barrow per il dopo Petagna
Ciononostante, è proprio dalla giovanissima punta del Gambia che i bergamaschi dovranno ripartire. A causa di un mercato che finora ha tolto dei pezzi molto pregiati all’organico di Gasperini.
Barrow andrà infatti a sostituire il centravanti Andrea Petagna. Petagna è passato alla SPAL nonostante un paio di anni in nerazzurro giocati ad un discreto livello (non dal punto di vista dei gol realizzati, pochini per un attaccante, ma sicuramente per la sua utilità nell’economia del gioco bergamasco).
Se per il post Petagna vi è comunque estrema fiducia nelle potenzialità di Barrow, sostituire i partenti Caldara e Cristante non sarà altrettanto semplice.
Il primo è infatti passato ufficialmente alla Juventus, in virtù di un accordo stabilito ormai già da più di un anno, mentre il secondo è stato acquistato dalla Roma.
Serie A 2018/2019, focus Atalanta: Mancini al salto di qualità definitivo. Occhio alla scommessa Pasalic
A provare a non far rimpiangere i due ex giocatori atalantini ci penseranno rispettivamente il difensore centrale Gianluca Mancini ed il centrocampista croato Mario Pasalic, ex Milan.
Il primo ha già ampiamente sfoggiato le proprie qualità lo scorso anno in serie A ed è in attesa della definitiva consacrazione, mentre il secondo ha dimostrato di essere in possesso di buone doti fisiche unite ad una discreta tecnica, pur non avendo brillato particolarmente nella sua ultima esperienza italiana (condizionato anche da un momento storico del club rossonero certamente non dei migliori).
Da menzionare inoltre l’uscita di Leonardo Spinazzola, destinato anch’egli da tempo alla Juventus e l’entrata di Duvan Zapata, attaccante colombiano ex Sampdoria che avrà il compito di insidiare la titolarità di Musa Barrow a fianco dei confermatissimi Ilicic e Papu Gomez.
Da tenere d’occhio infine il giovane difensore polacco Arkadiusz Reca proveniente dal Wisła Płock, un buon prospetto classe 1995 che in futuro potrebbe anche essere inserito in match ufficiali ai fini di far rifiatare i titolari e che conferma ulteriormente il gran lavoro di scouting compiuto dai dirigenti orobici.
Serie A 2018/2019, focus Atalanta: destino della Dea legato ai preliminari di Europa League
Delineare gli obiettivi di questa squadra pare, oggi, decisamente arduo.
Molto, come si scriveva ad inizio articolo, dipenderà infatti dall’eventuale approdo alla fase a gironi di Europa League, competizione senza dubbio prestigiosa ma che allo stesso tempo comporta il dispendio di molte energie fisiche.
Ci auguriamo, in primis per il bene del calcio italiano, che la qualificazione alla fine possa concretizzarsi, portando la formazione bergamasca a rappresentare, per il secondo anno consecutivo, i nostri colori in Europa.
Dovesse avvenire ciò, siamo pronti a scommettere su una stagione nerazzurra che ricalchi la falsariga della precedente.
Un campionato giocato non sempre al top in virtù degli impegni europei ma comunque da protagonista tra le “medio piccole”, condito da un’avventura europea, si spera, simile a quella dello scorso anno.
La sensazione è che, se i nuovi arrivati sapranno inserirsi nel migliore dei modi, per un tecnico come Gasperini sarà perfettamente possibile riproporre i risultati e soprattutto gli sprazzi di bel gioco ammirati nelle scorse due stagioni.