Fausto Brizzi non è il ‘Weinstein italiano’: molestie, per i pm ‘il fatto non sussiste’
Sulla scia delle accuse di molestie sessuali al produttore americano Weinstein, Fausto Brizzi è stato accusato di molestie da attrici italiane. In particolare le accuse verso il regista italiano si sono registrate a partire da ottobre 2017. A dare voce alle ragazze che hanno accusato di molestie è stato per primo un servizio televisivo del programma ‘Le Iene’. Oltre alla denuncia in video alcuni dei casi raccontati si sono trasformati in esposti. A seguito dei quali è scattata l’inchiesta della Procura di Roma. A distanza di mesi è stata chiesta l’archiviazione per il regista accusato di violenza sessuale. Le donne che hanno denunciato sono state 3. Per i pm in un caso ‘il fatto non sussiste’: negli altri due le denunce sono state presentate troppo tardi e comunque non vi sono profili penali.
Fausto Brizzi, #MeToo effetto domino
Come abbiamo visto il movimento #MeToo ha creato un effetto domino in Italia. Non poche erano state le conseguenze per il regista Fausto Brizzi. Salvo sapere in base a quanto accertato dai magistrati, che nell’intera vicenda non sono ci sono profili di natura penale. Proprio Brizzi ad aprile scorso era stato ascoltato dai pm. Nell’occasione sono stati dati da Brizzi ai giudici elementi validi per chiarire la sua posizione. Gli inquirenti hanno comunque approfondito i casi delle denunce fatte in ritardo.
Fausto Brizzi: ‘Mai avuto rapporti non consenzienti’
Dal primo momento Brizzi ha sempre dichiarato la sua innocenza ed estraneità alle accuse. ‘Mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi’. Nei mesi trascorsi sinora l’attività lavorativa del regista ha risentito non poco di quella che molti hanno definito ‘gogna mediatica’. Infatti chi lo conosce bene oggi saluta con gioia la notizia. Anche se nei giorni caldi la maggioranza degli italiani ha dichiarato, come riportato nel sondaggio di cui abbiamo parlato qui, di credere alla versione delle ragazze.
Neri Parenti su innocenza Fausto Brizzi: ‘Non avevo dubbi’
Come nel caso del regista Neri Parenti che all’Ansa ha commentato. ‘Non avevo dubbi, con Fausto ci conosciamo da vent’anni. Questa richiesta di archiviazione è un tassello fondamentale all’intera vicenda’. ‘Non dimentichiamo – ha aggiunto Neri Parenti – la gogna mediatica a cui è stato sottoposto Fausto non solo alle Iene, ma su tutti i media e quello che hanno dovuto affrontare la moglie e la bambina che è piccolina, con i fotografi appostati tutti i giorni sotto casa. Dopo lo scoppio del caso, la Warner ha fatto uscire in sala il film di Natale di Brizzi senza avvalersi però della sua promozione. Non ha lavorato per quasi due anni. Sono ovviamente felice per lui, gli telefonerò al più presto’.
Fausto Brizzi ‘scaricato’ da Warner Bros
C’è da sottolineare come nei mesi difficili trascorsi dal regista c’è chi ha agito dando totale credito alle accuse. E senza minimamente considerare la versione del regista. Tra questi c’è sicuramente la Warner Bros. Infatti apprese delle accuse mediatiche nei confronti di Brizzi WB ha deciso di togliere il suo nome dal trailer, dalla locandina e poi dai titoli del film in uscita di cui era sceneggiatore e regista ‘Poveri ma ricchissimi’. Lo stesso film è stato preceduto da un trailer anonimo. Senza il nome di Brizzi. Sino a sentire la necessità di chiarire con apposito comunicato che ‘Warner Bros. Entertainment Italia ha sospeso ogni futura collaborazione con Fausto Brizziche non verrà associato ad alcuna attività relativa alla promozione e distribuzione del film ‘Poveri ma ricchissimi’.