Serie A 2018/2019, il focus: Zapata, il gigante al servizio di Gasperini
Serie A 2018/2019, il focus: Zapata, il gigante al servizio di Gasperini
Il nuovo gigante atalantino si chiama Duvàn Zapata, attaccante colombiano in prestito dalla Sampdoria dove ha disputato una stagione ad alti livelli. Questo ha convinto la squadra di Gasperini a chiedere il suo supporto per la prossima stagione, in cui i bergamaschi affronteranno Europa League oltre alle competizioni italiane. Si tratta di un arrivo molto importante, vista la cessione di Petagna e l’impegno europeo.
Serie A 2018/2019, il focus: Duvàn Zapata è pronto a far bene
Insieme al Papu Gomez, è sicuramente lui il giocatore più atteso. L’attaccante classe 91 ha dimostrato di essere capace di arginare da solo le difese avversarie e segnare anche nelle partite importanti. Con i blucerchiati in 31 gare ha totalizzato 11 gol, ma in molte partite è stato decisivo con assist o giocate per il suo compagno di reparto, Fabio Quagliarella.
Adesso Gasperini, con il nuovo arrivato, ha una vasta scelta che comprende qualità, grinta e corsa. Tante le cessioni della squadra atalantina, grandi perdite come Spinazzola, Caldara e Cristante, tasselli importantissimi che hanno contribuito ad una stagione strepitosa, concludendo la classifica in settimana posizione e ad un passo dalla finale di Coppa Italia sfumata con la sconfitta (tra andata e ritorno) contro la Juventus in semifinale.
Eliminazione pesante, a livello emotivo e psicologico, anche dall’Europa League contro il Borussia Dortmund dopo aver concluso, brillantemente in prima posizione il girone contro Everton, Lione e Apollon.
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Duvàn Zapata: i suoi trascorsi prima dell’approdo all’Atalanta
Per Duvàn Zapata l’arrivo all’Atalanta può essere un banco di prova, un trampolino di lancio da cui saltare prendendo una lunga rincorsa. Il giocatore colombiano avrà modo di affrontare l’Europa League e fare ancora meglio in Serie A. I suoi trascorsi però non lo hanno mai esaltato quanto si aspettasse. Il suo esordio in Italia lo fa con il Napoli che però non gli dà mai troppo spazio, infatti in 2 stagioni (dal 2013 al 2015) gioca 37 partite e 11 reti. Le due stagioni successive all’Udinese lo fanno crescere un po’ di più totalizzando 63 presenze e 18 gol. Con la Sampdoria arriva la consacrazione, 31 le gare e 11 le reti. Con l’Atalanta, adesso, è vietato fallire, tutti si aspettano grandi cose da lui.