Pensioni ultime notizie: Quota 100 e bonus part-time, tutte le alternative

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e bonus part-time

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e bonus part-time, tutte le alternative.

Bonus part-time per Quota 100, come funziona


Sul fronte pensioni ultime notizie riguardano Quota 100 e le soluzioni che il Governo sta pensando di adottare. E che inserirà nella prossima Legge di Bilancio. Nelle scorse settimane si era parlato anche di Superbonus, ovvero di un incremento in busta paga erogato se il lavoratore che matura i requisiti per il pensionamento continua a lavorare. Invero esiste già un bonus del genere, si tratta però di un bonus che viene beneficiato se il lavoratore pensionando decide di continuare a lavorare, convertendo il contratto da full time a part-time. Tale misura è valida solo per i lavoratori privati.

Pensioni ultime notizie: i vantaggi del bonus part-time

Il bonus part-time è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2016. Si rivolge in particolar modo a tutti i soggetti che maturano i requisiti per andare in pensione. Per la pensione di vecchiaia, dunque, al momento sono 66 anni e 7 mesi più 20 anni di contribuzione; per la pensione anticipata valgono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 1 anno in meno per le donne.

Il bonus part-time entra in funzione qualora il lavoratore privato che ha raggiunto i requisiti sopra riportati decide di restare a lavoro fino a un massimo di 3 anni. I vantaggi sono tutti economici. Il soggetto in questione andrebbe a ricevere un bonus in busta paga e la piena contribuzione. Con il passaggio a part-time, infatti, alla retribuzione prevista dalla riduzione di orario di lavoro dovrà essere aggiunto un 33% in più della retribuzione precedente. Al tempo stesso il soggetto ha diritto alla piena contribuzione, garantita dall’Inps.

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Pensioni ultime notizie: Quota 100, gli aggiornamenti

Risuona ancora la eco delle parole di Luigi Di Maio, il quale al Corriere della Sera ha affermato come la riforma delle pensioni rappresenti una emergenza sociale da realizzare nell’immediato. Con ogni probabilità andrà dunque nella prossima Legge di Bilancio, mentre per quanto riguarda Quota 41, ancora non è dato sapere, soprattutto se la Quota resterà a 41 (anni di contributi).

Attualmente l’ipotesi più elaborata di Quota 100 prevede un requisito minimo anagrafico di 64 anni e 36 anni di contributi; il requisito contributivo minimo dovrebbe corrispondere a 35 anni (con 65 anni di età). La soluzione non piace a molti, soprattutto alle categorie di lavori coinvolte dall’Ape social, che invece dovrebbe essere archiviata.

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