Sondaggi politici SWG: gli elettori M5S bocciano la democrazia diretta
In un’intervista al quotidiano La Verità rilasciata pochi giorni fa, Davide Casaleggio ha affermato che in futuro forse “il parlamento non sarà più necessario”. “Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile” ha affermato il fondatore dell’associazione Rousseau riportando in auge un vecchio cavallo di battaglia dei Cinque Stelle: la democrazia diretta.
Le dichiarazioni di Casaleggio sono state duramente criticate dall’opposizione . “Secondo Casaleggio la democrazia rappresentativa è ormai superata e il Parlamento sarà presto inutile, questione di qualche anno. Prima capiamo tutti che tra l’autoritarismo del M5s e quello della Lega non c’è alcuna differenza, meglio sarà per la sinistra italiana” ha scritto su Twitter il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini. “I grillini puntano a una finta democrazia del web dove i like sostituiscono la competenza, tutti sono più controllabili e la Casaleggio Associati guadagna su ogni click” è stata invece la reprimenda di Forza Italia per bocca del deputato Luca Squeri.
Sondaggi politici SWG: gli italiani bocciano la democrazia diretta
Sull’argomento SWG ha provato ad interrogare gli italiani. Dalla rilevazione è emerso che l’83% degli intervistati è convinto che l’esistenza di un Parlamento sia molto necessario per l’esistenza della nostra democrazia. Dichiarazione che trova favorevole anche la maggioranza degli elettori pentastellati (84%).
Se dovessero scegliere tra tre modelli di democrazia, il 53% opterebbe per una parlamentare con persone elette e scelte dai cittadini (non su liste bloccate dai partiti). Solo il 22% sceglierebbe una democrazia diretta con le persone che scelgono e votano direttamente le leggi. Ancora più bassa la percentuale (12%) di chi vorrebbe una democrazia con più poteri per l’esecutivo senza una mediazione del Parlamento. E’ interessante notare che il primo modello trova favorevole il 55% degli elettori grillini.
Il 69% degli italiani afferma inoltre di essere d’accordo con la divisione dei poteri tra legislativo al Parlamento l’esecutivo al Governo e il giudiziario alla magistratura.
In definitiva, il 47% degli intervistati ritiene che per un buon funzionamento di una società sia più necessario un parlamento funzionante che equilibri e medi i diversi interessi che la democrazia diretta dei cittadini (26%). Anche in questo caso sono più gli elettori pentastellati favorevoli alla prima dichiarazione (46%) che alla seconda (36%). Sorprende che i più convinti sostenitori delle tesi avanzate da Casaleggio siano gli elettori della Lega con una maggioranza relativa (32%) che ritiene la democrazia diretta dei cittadini migliore di un parlamento funzionante.
Sondaggi politici SWG: nota metodologica
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