Alfonso Bonafede ha parlato in tv di certezza della pena, cos’ha detto
Tra il 29 e il 30 luglio, nel comune di Moncalieri nel torinese, la discobola italiana Daisy Osakue è stata colpita con un uovo lanciato da un’auto in corsa, mentre rientrava a casa. Per lei non ci sono dubbi: il movente dell’aggressione è il razzismo.
Nel mondo della politica le reazioni sono contrastanti. Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso solidarietà all’atleta tramite un post su Facebook. Nello stesso ha aggiunto “un ‘no’ totale al razzismo“. Per il leader leghista, invece, l’episodio non è sintomo di un’emergenza razzismo. Cosa ne pensa Alfonso Bonafede?
Alfonso Bonafede: “Zaia e Salvini non dicono cose diverse”
Per Alfonso Bonafede non c’è contrasto tra le dichiarazioni dei due esponenti della Lega. “Salvini dice che non c’è un’emergenza razzismo diffusa all’interno del nostro paese, e io” aggiunge Bonafede “sono d’accordo.” Dall’altra parte c’è il presidente del Veneto, che dice che “su questa situazione c’è un episodio razzista“.
La posizione del governo: “questo episodio va condannato”
La posizione di Alfondo Bonafede è, afferma, in linea con la posizione dell’attuale governo. Il Ministro della giustizia è d’accordo con l’idea che questo episodio vada “condannato, e che i colpevoli debbano essere immediatamente assicurati alla legge e poi devono essere, una volta accertato il reato, condannati con la certezza della pena“.
Per Bonafede la certezza della pena è “irrinunciabile”
Bonafede si fa portavoce di quelli che gli italiani percepiscono come problemi del sistema giudiziario. Ovvero che non sempre ad un reato corrisponde una pena che “viene eseguita in concreto”.
Gli italiani, dice Alfonso Bonafede, lo percepiscono “come un problema. E io, come ministro della giustizia, mi sto facendo carico di portare avanti il principio della certezza della pena come principio irrinunciabile“. Questo principio, secondo il ministro, deve essere necessariamente accompagnato dalla “rieducazione della pena“.
Bonafede: anche un solo caso è grave, ma sbagliato dire che c’è un problema diffuso di razzismo
Il conduttore David Parenzo cita le parole del presidente della Camera Roberto Fico: “basta anche un episodio solo per destare allarme”. Bonafede si dichiara d’accordo, “se ci fosse solo questo episodio in tutto l’anno, sarebbe comunque grave“. Tuttavia, per il ministro, non si può passare alla conclusione che in Italia ci sia “un problema diffuso di razzismo”.
Ad alimentare l’allarme, secondo Bonafede, sarebbe anche la stampa che “insiste” su questo punto “per cercare di creare una divisione all’interno del governo tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega“.
Per il ministro non c’è divisione all’interno del governo, che si starebbe “muovendo compatto per garantire la sicurezza dei cittadini senza assecondare nessun episodio di far west“, e “per affrontare il problema dell’immigrazione senza tabù, cercando di coinvolgere l’Europa“.
CONTINUA A SEGUIRE TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER E ISCRIVITI AL FORUM PER RESTARE AGGIORNATO