Rottamazione cartelle non pagata: sanzioni e importi. Cosa succede
Rottamazione cartelle non pagata: sanzioni e importi. Cosa succede
Importi sanzioni rottamazione cartelle, chi deve pagare
Pace fiscale e rottamazione cartelle: due elementi a cui sono legati i dubbi di molti cittadini-contribuenti. Una data importante sul calendario è stata quella del 31 luglio 2018. Infatti entro la data indicata avrebbero dovuto pagare la quarta rata coloro che hanno aderito alla adesione agevolata 2016. Sempre col 31 luglio è coincisa la scadenza della prima rata della adesione agevolata. Tutti gli esperti spiegano che a fronte di pagamenti in corso, soprattutto con agevolazioni già attive, è sempre meglio pagare. Ma la speranza di molti cittadini-contribuenti è che la cosiddetta ‘pace fiscale’ possa ulteriormente venire loro incontro per chiudere qualsiasi contenzioso fiscale.
Rottamazione cartelle, revoca benefici per chi non ha pagato entro 31 luglio 2018
In base alle regole vigenti chi ha non pagato, entro il 31 luglio, l’importo in una unica soluzione è decaduto dalla rottamazione. A cosa va incontro chi non ha rispettato la scadenza del pagamento? ‘Il mancato, insufficiente o tardivo versamento della prima rata ovvero dell’importo in un’unica soluzione comporta la revoca dei benefici della rottamazione e la ripresa dell’ordinaria attività di riscossione da parte dell’AdER’.
Il pagamento delle somme iscritte a ruolo non potrà più essere rateizzato, l’importo dovuto sarà sommato alle sanzioni e agli interessi di mora stralciati dalla rottamazione e dovrà essere versato in un’unica soluzione. C’è ancora la possibilità di pagamento a rate per i contribuenti non decaduti da precedenti rateizzazioni alla data di presentazione della domanda di adesione alla rottamazione. E nel caso potrà essere ripreso il precedente piano di pagamento. Infine potranno richiedere una nuova rateizzazzione i contribuenti con carichi notificati a meno di 60 giorni dalla data di presentazione dell’istanza di definizione agevolata.
Rottamazione cartelle, pace fiscale in arrivo speranza dei contribuenti
Tra chi non ha pagato la speranza è che la pace fiscale in arrivo possa consentire di azzerare i contenziosi ed i relativi debiti. Le indiscrezioni indicano possibili percentuali della misura del 15% o 20%% col sistema del ‘saldo e stralcio’. Inoltre in alcuni casi di particolare difficoltà familiare o aziendale l’aliquota potrà scendere anche al 6% o al 10%. Il punto è nessuno può affermare con certezza se chi non ha pagato entro il 31 luglio potrà accedere o meno alle misure di prossima attuazione. Sebbene alcune indicazioni sinora sono state date proprio da esponenti del Governo in carica.
Stando a quanto dichiarato al Sole 24 Ore dal Sottosegretario al MEF Massimo Bitonci la pace fiscale comprenderà anche multe e sanzioni. Ma sono escluse le pendenze fiscali ricomprese, come detto, nelle ultime rottamazioni. Il Governo vorrebbe dare la possibilità di cancellare o annullare le cartelle esattoriali dei contribuenti con oggettive difficoltà. In caso di mancato o tardivo pagamento anche di una sola delle rate, si decadrà dai benefici della definizione agevolata e prenderanno il via le ordinarie procedure di riscossione.
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