Conto corrente: truffa saldo azzerato, come si difendono le banche

Pubblicato il 17 Agosto 2018 alle 01:00 Autore: Daniele Sforza
Conto corrente truffa saldo azzerato

Conto corrente: truffa saldo azzerato, come si difendono le banche.

Pericolo saldo azzerato per conto corrente, cosa succede


Un conto corrente con il saldo azzerato non è mai bello a vedersi. Ma risulta ancora più spiacevole quando il titolare del conto è stato vittima di una truffa. È caduto in un raggiro perpetrato via SMS, WhatsApp o e-mail. Ha fornito i dati privati e sensibili a chi non doveva, per fretta, distrazione o mancanza di avvedutezza. Le truffe online sui conti correnti proliferano e spesso hanno successo. Anche per questo le banche, oltre a migliorare costantemente i propri sistemi di sicurezza, cercano in tutti i modi di avvisare i propri clienti dell’esistenza di queste truffe, delle tipologie e delle modalità con cui queste avvengono.

Conto corrente: truffa e saldo azzerato, come avviene

Il modus operandi dei truffatori online che agiscono sui conti correnti delle vittime è più o meno lo stesso. I malfattori inviano un messaggio tramite SMS o servizio di messaggistica istantanea (WhatsApp ad esempio) o via e-mail. Il contenuto del messaggio è più o meno sempre lo stesso, con qualche differenza.

Innanzitutto la grafica rimanda in tutto e per tutto a quella dell’istituto di credito di cui siamo clienti. Il messaggio ha quasi sempre un carattere urgente. Può dunque comunicare la necessità di un aggiornamento dei dati utente; oppure avvisa redi un bonifico che è stato bloccato per un errore tecnico; o ancora del conto che è stato bloccato per chissà quale ragione. In tutti i casi, l’utente viene invitato a cliccare su un link o a scaricare un allegato. E quindi rimandato a una pagina clone dell’istituto di credito in cui si chiede di inserire i propri dati. Laddove per dati s’intende quelli anagrafici e di residenza dell’utente, così come quelli della carta o del conto.

Perché farlo? Semplicemente perché se non lo fate, vi dice il messaggio-truffa, il conto rischia di restare congelato e bloccarsi o il bonifico di essere perso e via dicendo. L’utente ignaro di essere vittima di una truffa, risponde all’invito e viene rimandato a un’altra pagina. Nella quale si avvisa che c’è stato un errore tecnico e quindi si invita a contattare l’operatore bancario a un numero che in realtà non esiste. La truffa è avvenuta. Il conto corrente della vittima rischia di essere svuotato dal malintenzionato in pochi minuti.

Conto corrente: come difendersi dalle truffe

A questo punto l’utente entra nel panico. Magari fa qualche ricerca su internet e scopre di essere stato vittima di una truffa. Quello che deve fare, se è caduto nella trappola, è contattare immediatamente il proprio istituto di credito e raccontargli l’accaduto. La banca congelerà le somme presenti sul conto, evitando così l’azzeramento del saldo.

Come difendersi da questo tipo di truffe? Come scritto sopra, le banche avvisano costantemente i propri clienti di questi raggiri (e anche la Polizia Postale sulla propria pagina Facebook). Banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit, spesso vittime inconsapevoli di queste truffe, sono quotidianamente al lavoro per migliorare i propri sistemi di sicurezza, che comunque a oggi restano ancora di qualità superiore. Una truffa come quella che abbiamo riportato sopra non ha niente a che vedere con il sistema della banca; piuttosto si basano sull’ingenuità degli utenti.

Per questo motivo Unicredit e Intesa Sanpaolo, così come altri istituti di credito, informano i propri utenti delle differenze tra una comunicazione inoltrata dalla banca e un messaggio falso. Innanzitutto, come abbiamo già scritto in altri articoli e continuiamo a ribadire, una banca non chiederebbe mai dati personali in questo modo. Perché trasmettere online i propri dati sarebbe molto rischioso. Quando arriva una comunicazione particolare, sovente con carattere d’urgenza, il consiglio è quello di contattare la propria banca e informarla sull’accaduto. L’operatore che vi risponderà vi dirà semplicemente che il vostro conto non è a rischio e di cancellare immediatamente la e-mail.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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