Camera, incredibile rapina alla banca del Parlamento
L’ingresso nella piccola filiale del Banco di Napoli intorno alle 9:20 col volto coperto da una maschera di carnevale, la rapina (poche migliaia di euro il bottino), la breve fuga per i vicoli del centro storico di Roma. E infine l’arresto. E’ stato subito fermato dalla polizia l’uomo che stamattina ha fatto irruzione a Palazzo San Macuto, sede della banca interna al Parlamento e luogo che ospita, tra l’altro, la commissione Antimafia, il Copasir e la biblioteca. Il rapinatore è stato identificato: si tratta di un lavoratore della ditta Milano 90 srl, ovvero la società che presta servizi di catering e pulizia alla Camera dei Deputati.
Questo infatti spiega l’imbarazzante facilità con cui l’uomo ha prima eluso i rigidi controlli di sicurezza all’ingresso (l’accesso è infatti consentito solo a chi è in possesso di un particolare badge) e poi guadagnato l’uscita secondaria su Via del Seminario, attraverso un tortuoso giro per i corridoi del palazzo, salendo e scendendo dal quinto piano della struttura. Un percorso più che proibitivo, praticabile in breve tempo solo da chi ne possiede una notevole consuetudine.
Attualmente sono in corso le indagini da parte dell’ispettorato generale della Polizia di Stato a Montecitorio: il portone del Palazzo è stato infatti sbarrato per consentire alla scientifica di compiere i necessari rilevamenti. Ancora in stato di shock la cassiera, che è stata minacciata dall’uomo con un’arma da taglio e quindi costretta ad aprire la cassetta di sicurezza contenente i soldi poi prelevati.
L’autore della rapina “Ero disperato” – “Non avrei mai voluto farlo, ma ero disperato”. È quanto ha detto alla polizia l’autore della rapina alla banca di palazzo San Macuto quando lo hanno bloccato in un ufficio postale a Roma. Secondo quanto si è appreso, il 38enne ha detto di essersi pentito del gesto, ma che è stato spinto a farlo per grossi problemi economici.