Chievo nuovamente deferito per plusvalenze fittizie, il Crotone torna a sperare
Ancora guai per il Chievo.
La procura federale della FIGC ha infatti nuovamente deferito i mussi volanti e il suo presidente Luca Campedelli a riguardo delle presunte plusvalenze fittizie da milioni di euro effettuate con il Cesena tra il 2014 ed il 2017.
L’accusa per la vicenda era di illecito amministrativo.
Solo il 25 luglio scorso era stata dichiarata dal Tribunale nazionale della Federcalcio l’improcedibilità nel processo a causa di un ‘vizio di forma’.
Poco più di una settimana dopo però, la telenovela ha ricominciato ad andare in onda.
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Il Chievo torna a processo e il Crotone chiede il rinvio di alcune gare
Il nuovo deferimento è arrivato stamane, dopo che è stata annullata l’udienza alla quale avrebbe dovuto prendere parte il presidente del Chievo Campedelli, che solo qualche giorno fa ne aveva saltata una prima presentando un certificato medico come giustificazione per l’assenza.
Il nuovo processo dovrebbe aver inizio addirittura solo dopo ferragosto, a poche ore dall’inizio del nuovo campionato di Serie A.
Per questo motivo il Crotone, guidato dal presidente Gianni Vrenna, ha richiesto il rinvio delle prime partite di campionato del Chievo.
Questo perché il processo, dovendo arrivare al secondo grado, terminerebbe solo dopo l’inizio della stagione di A.
Il Crotone è spettatore interessato della vicenda perché, in caso la società del Chievo venga punita con l’esclusione dalla Serie A, potrebbe prendere il suo posto essendo primo nella graduatoria dei ripescaggi.
Queste le parole del presidente pitagorico rilasciate a Radio Radio in merito alla vicenda Chievo:
“Abbiamo mosso tutti i nostri legali e le istituzioni per questa vicenda, richiedendo il rinvio di alcune partite del Chievo. Sarebbe paradossale se dovessero partecipare ad un altro campionato di Serie A dopo tutte queste plusvalenze false“.
Più precisamente i deferimenti riguardano, oltre alla società e il suo presidente Luca Campedelli, anche Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli e Antonio Cordioli.