Contratto apprendistato 2018: retribuzione, ferie e contributi. I casi di licenziamento

Contratto tempo indeterminato

Contratto apprendistato 2018: retribuzione, ferie e contributi. I casi di licenziamento.

Contributi e retribuzione contratto di apprendistato 2018


Quando si parla di contratto di apprendistato si parla di un contratto di lavoro che prevede l’affiancamento tra formazione professionale e attività lavorativa vera e propria. Con il Jobs Act il contratto di apprendistato è leggermente variato, soprattutto per quanto riguarda le tipologie. In base al tipo di contratto di apprendistato, si va incontro a una retribuzione e a una qualifica professionale differente, senza dimenticare la durata del lavoro/formazione. Ma per quanto riguarda le regole che vigono in tutti gli altri contratti di lavoro, come ad esempio le ferie, i contributi, la malattia e il licenziamento, come funziona? Andiamo a scoprirlo.

Contratto apprendistato 2018: a chi è rivolto

Esistono attualmente 3 tipologie di contratto di apprendistato. Queste fanno riferimento all’età del lavoratore e al tipo di lavoro e formazione previsto; ma a cambiare è anche la retribuzione prevista. Si ricorda infatti che il contratto di apprendistato è un normale contratto di lavoro che ha come finalità la formazione professionale di un soggetto compreso nella fascia d’età 15-29 anni. Che comporta anche diverse agevolazioni fiscali per il datore di lavoro.

I 3 tipi di contratto di apprendistato 2018

I 3 tipi di contratto di apprendistato attualmente vigenti sono i seguenti.

Contratto apprendistato 2018: ferie, contributi, malattia

Come abbiamo visto sopra, la durata del contratto e la retribuzione prevista dipende essenzialmente dal tipo di contratto di apprendistato che si stipula.

Per quanto riguarda i diritti dell’apprendista, invece, questi sono identici a quelli di un qualsiasi lavoratore dipendente. Ciò significa che l’apprendista ha diritto alla copertura previdenziale totale, così come alle misure di assistenza nell’eventualità di malattia o maternità; infine può fare anche richiesta di assegni familiari e alla fine del contratto o in caso di crisi dell’azienda può sfruttare ammortizzatori sociali come la Naspi.

Da tempo determinato a tempo indeterminato: ecco quando si trasforma.

Contratto apprendistato 2018: licenziamento

Per quanto riguarda il licenziamento nei contratti di apprendistato, bisogna fare riferimento alla giurisprudenza. Grazie a numerose sentenze, si è stabilito che il contratto di apprendistato ha una sua valenza specifica equiparabile a quello di un qualsiasi contratto di lavoro ordinario. Ciò significa che durante il rapporto di apprendistato il licenziamento senza giusta causa non è possibile. Al di là di questo è possibile, laddove non vi siano condizioni che parlino di recesso alla fine dell’apprendistato, terminare il rapporto di lavoro. Che senza quel recesso, invece, dovrebbe proseguire a tempo indeterminato al termine dell’apprendistato. Senza questo recesso, la giusta causa del licenziamento non riguarda il mancato superamento della prova. Al contrario il licenziamento per giustificato motivo può occorrere anche durante il rapporto di lavoro, restando validi i principi che sottostanno alla scelta di questo tipo di licenziamento, in vigore per i contratti ordinari.

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