Conguaglio luce e gas: ricalcolo bolletta in arrivo. Cifre e come non pagare.
Costo ricalcolo bolletta luce e gas
Federcontribuenti contro i “conguagli pazzi”. Ovvero quei ricalcoli della bolletta che possono arrivare anche dopo anni e da cui bisogna difendersi con gli opportuni mezzi e strumenti. “Hanno resuscitato il vecchio sistema dei contribuenti pazzi”, afferma Federcontribuenti per voce del suo presidente Marco Paccagnella. Il quale afferma che a marzo 2018 è stata introdotta la legge che “prevede il divieto di ricalcolo dei consumi su luce e gas vecchi di due anni”. Ma come al solito, “fatta la legge trovato l’inganno”, e mai proverbio risulta più azzeccato in questo Paese. “In questi giorni stanno arrivando agli utenti ricalcoli sui consumi di luce e gas anche di 500 euro”. Ciò è causato dalla poca chiarezza della norma predetta, che non ha preso in considerazioni le possibili vie d’uscita; ovvero, i possibili inganni impliciti nella legge.
Conguaglio luce e gas: attenzione alle bollette ricalcolate
Ma come avvengono i ricalcoli delle bollette? La verifica avviene tramite letture e consumi effettivi; ma “è responsabilità dei fornitori di luce e gas rilevare periodicamente i consumi e aggiornare i contatori”. Non è dunque responsabilità degli utenti, anche perché “10 volte su 9 è impossibile inviare la lettura autonomamente e telematicamente”. Dopotutto in fattura, nel costo della bolletta sono inclusi anche i costi di gestione e pertanto i costi di manutenzione.
L’associazione riporta l’esempio di un associato che ha ricevuto una bolletta con un ricalcolo del periodo agosto 2014 – febbraio 2016 per lettura errata. “L’importo ricalcolato è pari a 1.660 euro”, comunica la nota di Federcontribuenti. Quanto avvenuto viene considerato come se un fruttivendolo, dopo 2 anni da una spesa, invii una fattura al cliente perché ha sbagliato a pesare le verdure e quindi ha corretto l’errore ricalcolando il giusto importo. Per l’associazione si tratta di “una frode se pensiamo alla difficoltà per un consumatore di risalire alle letture, al prezzo dell’energia di quel momento, alle fasce orarie”. Anche se le informazioni vengono riportate dall’ex gestore come fidarsi? E soprattutto come difendersi?
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Conguaglio luce e gas: come difendersi dai “conguagli pazzi”
Federcontribuenti fornisce anche suggerimenti su come tutelarsi e difendersi da questi “conguagli pazzi”. Qual è la procedura? “Per prima cosa si deve fare reclamo alla società per mezzo PEC o raccomandata”. La società ha quindi 40 giorni di tempo per rispondere, ma solitamente rigetta il reclamo. Il contribuente dovrà quindi denunciare all’Authority il comportamento scorretto. Da parte sua l’Authority ha facoltà di sanzionare la società. Ma l’utente deve continuare nell’opera di tutela. Quindi “si avvia la conciliazione”; ovvero quella fase in cui una terza parte funge da mediatore tra l’utente e la società. Il fine è quello di trovare un accordo entro 30 giorni dalla richiesta di conciliazione. “In ultimo, per importi inferiori ai 2.500 euro si può citare in giudizio il gestore direttamente dal giudice di pace richiedendo anche eventuali danni”.
La chiosa del comunicato di Federcontribuenti si conclude così con un’accusa forte. “Si è tentato di liberalizzare il mercato di luce e gas; ma la verità è che le grandi hanno in mano il controllo dell’intera rete. Così, molte piccole neo società, si sono viste strozzare. E i loro debiti sono stati spalmati sugli utenti finali”. Quindi la domanda conclusiva, che suscita dubbio e polemiche. “È un caso che l’Authority si mantenga tanto debole e poco incisiva contro i poteri dei colossi di luce e gas?”.
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