Bonus assunzioni 2018, proroga al via: requisiti e importo rimborso
Bonus assunzioni 2018, proroga al via: requisiti e importo rimborso
Proroga bonus assunzioni: importo e rimborso
Un bonus per chi assume giovani under 35 a tempo indeterminato (anche part-time) nel Decreto Dignità; la misura si aggiunge all’analogo incentivo – sempre del 50% – introdotto dal Governo Gentiloni (indirizzato agli under 35 per il 2018 e agli under 30 per il 2019); sarà valido da quest’anno fino al 2020. A chi spetta e come fare per ottenerlo? In pratica, si tratta di uno sconto sui contributi del 50% per i datori di lavoro con durata non superiore ai 36 mesi e per un importo massimo di 3mila euro all’anno. Entrambi i bonus sono indirizzati all’assunzione di giovani che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato; l’incentivo non riguarda, invece, la trasformazione dei contratti a tempo determinato.
Bonus assunzioni 2018, proroga al via: requisiti e importo rimborso
Nel testo del decreto legge licenziato il 12 luglio si scrive “esonero contributivo” finalizzato all’assunzione dei giovani; tuttavia, visto che si tratta di un esonero parziale e non totale è meglio definirlo, appunto, uno sconto. Inoltre, stringendo molto, l’azione del governo non fa altro che prolungare quanto previsto dall’incentivo introdotto dal Governo Gentiloni ampliando, però, la platea dei beneficiari. Infatti, già dal 2019 l’incentivazione voluta dal precedente esecutivo avrebbe riguardato solo gli under 30 e non più gli under 35.
Ora, per rientrare nei parametri dell’incentivo non bisogna solo avere un età inferiore ai 35 anni ma anche essere al primo contratto a tempo indeterminato della propria vita. Per quanto possa sembrare strano, allo stato dei fatti, non è facile accertare se un lavoratore abbia o no mai avuto tale tipologia di contratto. Dunque, l’Inps ha deciso di fornire sul proprio portale uno strumento che consente di effettuare tale controllo; nel certificato rilasciato dai centri per l’impiego potrebbero essere riscontrati dei “buchi” per via di una mancanza di coordinazione tra i sistemi regionali e il sistema nazionale.