Sondaggi politici USA: 26% americani d’accordo Trump: chiudere i giornali “cattivi”
Sondaggi politici USA: 26% americani d’accordo Trump: chiudere i giornali “cattivi”
Il 26% degli americani ritiene che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe avere il “potere di chiudere i giornali coinvolti in un cattivo comportamento”. A sostenerlo è un sondaggio Ipsos, secondo cui la percentuale di chi pensa che il leader Usa dovrebbe avere questo potere sale al 43% tra gli elettori repubblicani.
Sondaggi politici USA: libertà di stampa non in pericoli per maggioranza degli americani
Ma anche se la fiducia degli americani nei media sia scesa del 30% dalla fine degli anni ’70 ad oggi, la libertà di stampa negli Usa sembrerebbe non essere in pericolo. L’85% degli statunitensi infatti afferma che “la libertà di stampa è essenziale per la democrazia americana”. Inoltre il 68% del campione sostiene che “i giornalisti dovrebbero essere protetti dal pressing del governo e dagli interessi di grandi aziende” Questo però non vuol dire che i giornali debbano sedersi sugli allori. Anzi. Il 72% è d’accordo sul fatto che “dovrebbe essere più facile denunciare i reporter che consapevolmente pubblicano informazioni false”. Dato quest’ultimo che sicuramente farà felice Trump che da tempo chiede di rivedere le leggi sulla diffamazione.
I giudizi sulla stampa divergono però da elettorato ad elettorato. Il 68% dei democratici crede nella buona fede dei giornalisti mentre il 71% dei repubblicani no. Il risultato si ribalta quando viene chiesto agli americani se “i media di massa trattino ingiustamente il presidente Trump”. Il 79% dei repubblicani si dice convinto della cosa mentre l’89% dei democratici non ci crede. A ritenere invece che “gran parte degli organi di stampa abbia una propensione liberal” è l’80% dei repubblicani contro il 23% dei democratici.
Infine, solo il 13% degli americani sostiene che “il presidente dovrebbe chiudere media mainstream come Cnn, Washington Post e New York Times” più volte attaccati da Trump in questi anni. Qui l’affermazione trova favorevoli il 23% dei repubblicani e solo l’8% dei democratici.