Poste Italiane: buoni fruttiferi, obbligazioni e Btp. Investimenti ad agosto 2018.
Btp, buoni fruttiferi e obbligazioni ad agosto 2018
Gli italiani sono un popolo di risparmiatori e di investitori. Ma su quali prodotti e strumenti è meglio puntare in questo momento storico? Per chi vuole andare sul sicuro si consiglia sempre di dare un’occhiata ai buoni fruttiferi di Poste Italiane. Rappresentano un investimento sicuro e non comportano perdite, nemmeno se vengono riscattati prima. All’avvenimento di questa eventualità il massimo che si può perdere sono gli interessi non ancora maturati. Ma il capitale investito viene sempre rimborsato integralmente. Inoltre comportano zero spese di gestione e commissioni varie e sono esenti dall’imposta di bollo per valori inferiori a 5.000 euro. Esistono inoltre differenti tipologie di buoni fruttiferi postali, la cui convenienza varia in base alle specifiche esigenze del soggetto.
Poste Italiane: buoni fruttiferi, vantaggi e svantaggi
Riassumendo, i buoni fruttiferi postali hanno più vantaggi che svantaggi. Ad esempio, rappresentano il prodotto migliore su cui accantonare certe somme se non si vogliono correre rischi. Ma sicuramente possono rendere di meno rispetto ad altri strumenti finanziari più rischiosi. Il rischio di questi ultimi sta nel fatto che i guadagni possono essere potenzialmente elevati; così come le perdite, però. Cosa che invece nei buoni fruttiferi di Poste Italiani non accade.
I Bfp non corrono infatti rischi legati all’andamento del mercato finanziari e sono rimborsati al valore nominale sempre, anche senza la maturazione degli interessi. Sono inoltre sottoscrivibili subito e in modalità piuttosto semplici; hanno zero spese di gestione e una tassazione agevolata sugli interessi (12,5%). Inoltre vantano rendimenti che sono generalmente più elevati rispetto ad altri strumenti di investimento sicuro; ovviamente dipende dalla durata della sottoscrizione. Gli svantaggi sono tutti da ricercarsi nelle esigenze di chi vorrebbe guadagnare di più dal rendimento; uno strumento sicuro di certo non promette somme molto elevate.
Buoni fruttiferi e rimborso anticipato: bollo viene scalato.
Poste Italiane: buoni fruttiferi, obbligazioni e Btp ad agosto 2018
Il rischio dei Btp (ovvero i cosiddetti Buoni del Tesoro Poliennali) è che il loro rendimento dipende dalle oscillazioni del mercato. Oggi come oggi, ed è un concetto che viene ripetuto spesso dagli esperti di finanza, chi vuole andare sul sicuro dovrebbe investire in Posta. I Btp sono soggetti infatti all’andamento dei mercati e alla variazione dell’inflazione. Visto l’attuale momento storico e con uno spread Btp Bund che si aggira attorno a quota 260, i Buoni fruttiferi sono ancora più sicuri. Anche sotto l’aspetto della tassazione, più elevata nei titoli di Stato; mentre nei Bfp la sottoscrizione, oltre che rapida, è anche gratuita e, come già scritto, non comporta spese di gestione.
Ovviamente il rischio dei Btp e delle obbligazioni rispetto a quelli comportati delle azioni (maggiori guadagni in prospettiva, alla pari di perdite più ingenti) è meno elevato. Anzi, investire sulle obbligazioni è considerato più sicuro che investire sulle azioni. Ma i rischi più importanti di questo investimento stanno nel legame troppo stretto con i mercati e le variazioni di inflazione; non va poi sottovalutata la capacità di una società o di un ente nel ripagare il debito contratto, con conseguente possibile perdita di investimento.
Alla luce di quanto affermato sopra, investire su Bfp o obbligazioni è una scelta che dipende dalla volontà del soggetto. E dalle sue specifiche esigenze. Uno sguardo all’attuale momento socio-politico e un apprendimento completo di questi strumenti finanziari, potrebbe comunque aiutare a orientare definitivamente la scelta finale dell’investitore.
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