Contributi Inps 2018: estratto contributivo errato, cosa si rischia.
Calcolo contributi errato, i rischi
Le informazioni utili sui contributi Inps 2018 possono riguardare anche l’estratto contributivo. Nel caso in cui quest’ultimo sia errato cosa bisogna fare e cosa si rischia precisamente? Andiamo quindi a vedere perché è importante consultare periodicamente l’estratto contributivo, come visualizzarlo e controllare se ci sono eventuali errori. Ecco tutte le notizie utili a riguardo.
Contributi Inps: come vedere l’estratto contributivo
Per controllare i contributi Inps bisogna accedere all’area personale riservata sul portale dell’Inps. A questo sito si accede fondamentalmente tramite 3 modalità.
- Codice fiscale e PIN;
- Identità digitale SPID;
- Carta Nazionale dei Servizi.
Una volta dentro l’area personale, sarà possibile digitare direttamente sulla casella di ricerca rapida “estratto contributivo”. Saranno dunque disponibili diverse voci, tra cui quella ottimizzata per i dispositivi mobile. Una volta cliccato sull’argomento di interesse, ci recheremo su una pagina in cui visualizzeremo l’estratto contributivo. Per chi ha versato i contributi in regime generale e Gestione separata, sarà possibile consultare entrambi cambiando scheda.
Contributi Inps: cos’è l’estratto contributivo
Le schede si compongono di diversi elementi.
- Regime generale
- Periodo (Dal/Al).
- Tipo di contribuzione (esempio: lavoro dipendente part-time).
- Contributi utili pensione (al diritto/al calcolo).
- Retribuzione o Reddito (Lire/Euro).
- Azienda.
- Note eventuali.
- Gestione Separata
- Anno solare.
- Reddito imponibile.
- Descrizione committente.
- Tipo di attività/Contribuzione.
- Contributi versati.
- Aliquota contributiva.
Qui sarà dunque possibile consultare e controllare la regolarità dei contributi versati dal proprio datore di lavoro.
Nella pagina sopra riportata si specifica inoltre che l’estratto conto elenca i periodi contributivi utili alla pensione registrati attualmente negli archivi Inps. Se si ha il bisogno di verificare se i requisiti per la pensione sono stati raggiunti è preferibile rivolgersi agli uffici Inps o a un Ente di patronato.
Contributi Inps: estratto contributivo errato, cosa fare
Qual è la procedura da seguire nel caso in cui risultino dei contributi mancanti, e quindi non accreditati? Innanzitutto va precisato che se i contributi mancanti riguardano l’ultimo periodo, è preferibile attendere per verificare se i dati non siano stati ancora aggiornati. Se invece si ha la certezza che determinati contributi non siano stati versati, allora si potrà inoltrare una Segnalazione Contributiva direttamente online; tramite apposita funzione disponibile sotto la voce Posizione Assicurativa. Naturalmente, se non si fa nulla, quei contributi mancanti ma effettivamente versati non saranno riconosciuti.
Nel caso l’estratto contributivo evidenzi mancanze o errori, allora il lavoratore ha il diritto di chiedere il risarcimento danni. Come scrive QuiFinanza è la Cassazione che ha fornito chiarimenti in merito. “Se da un lato è vero che l’Inps sottolinea come l’estratto conto presente sul portale web non abbia un valore certificativo la sentenza ribadisce come tale valore sia applicabile a qualsiasi estratto conto pubblicato dall’Inps. In breve, l’Istituto non può pubblicare alcun estratto conto fallace, che venga considerato certificativo o meno. Non è consentita l’indicazione di dati che il cittadino dovrebbe ignorare”. Da qui la possibilità da parte del soggetto di chiedere un risarcimento danni. Infatti viene precisato che ogni documento pubblicato dall’Inps ha una sua valenza vincolante. La sua fallacia, verificata e certificata, darà diritto a un risarcimento danni.