Liga spagnola 2018/2019, focus Alavés: i baschi alla ricerca di un’altra salvezza
Liga spagnola 2018/2019, focus Alavés: i baschi di Vitoria-Gasteiz alla ricerca di un’altra salvezza.
Gli Albiazules della città basca di Vitoria-Gasteiz l’anno scorso erano sembrati tra i maggiori indiziati alla retrocessione, con più allenatori che si sono susseguiti che non riuscivano a dare un’identità alla squadra(tra cui l’italiano Gianni De Biasi, rimasto per soli 2 mesi). Poi l’arrivo di Abelardo ha raddrizzato la situazione e il club ha conseguito una salvezza tranquilla.
CLICCA QUI PER LO SPECIALE SULLA LIGA
Liga spagnola 2018/2019, Alaves: la storia
La squadra(soprannominata El Glorioso), fondata nel 1921, prende il nome dagli abitanti della provincia basca(Alava) di cui Vitoria-Gasteiz è il capoluogo. I suoi risultati più importanti sono stati conseguiti nell’ultimo ventennio, a partire dal 1998, quando ha riconquistato la Primera dopo 42 anni, e le uniche 2 finali della sua storia sono state conseguite nel nuovo millennio: quella di Coppa Uefa del 2001, persa contro il Liverpool al Golden Gol, e quella in Copa del Rey nel 2017, persa col Barcellona per 3-1.
Nel 2011 la società è stata acquistata da Josean Querejeta, presidente del Baskonia, società di basket che è lo sport più seguito nella regione, con l’intento di ricostruire una società forte e stabile: in effetti i conti sono stati risanati e nasce una polisportiva rappresentante dell’intera comunità dell’Alava. Si tratta di un modello di calcio sostenibile in tempi di grandi capitali e superpotenze calcistiche ed economiche.
Emozionante è il canto dell’inno che avviene all’Estadio Mendizorrotza al minuto 21 di ogni partita casalinga, quando si sentono rieccheggiare le parole “Somos un equipo, somos nuestra aficiòn, somos albiazules, somos el Glorioso, somos el Deportivo Alavés”, che rivelano un attaccamento viscerale alle proprie origini basche, una passione per la propria cultura e per quella sportiva del club.
Liga spagnola 2018/2019, Alaves: la rosa
La media d’età del club è bassa, a conferma del mantra aziendale che consiste nel lanciare giovani promesse.
Il portiere titolare è l’ottimo Fernando Pacheco, ex canterano del Real Madrid.
In difesa il pilastro è l’ex Milan Rodrigo Ely, rilanciatosi alla grande dopo l’esperienza fallimentare in Serie A. Gli altri difensori sono il classe 1996 Adriàn Dieguez, il cileno Guillermo Maripàn e l’altro classe 1996 Martin Aguirregabiria; da tenere in considerazione il ventunenne Adriàn Marin, appena arrivato dal Villareal.
Il centrocampo è esperto ma ancora integro fisicamente, con il capitano Manu Garcia, il colombiano Daniel Torres, l’ex Villareal Tomas Pina e il ghanese Mubarak Wakaso.
Le ali sono gli affidabili Burgui e Ibai Gomez, il neo arrivato Jony e soprattutto il ghanese Patrick Twumasi: in Kazakistan, all’Astana, era uno dei giocatori cardine della squadra, si saprà ripetere anche nella nuova realtà?
La prima punta della squadra e leader tecnico è lo svedese John Guidetti, arrivato l’anno scorso dal Celta Vigo e che si è subito inserito bene nel nuovo club. Gli altri sono Ruben Sobrino, attaccante centrale che sa anche adattarsi al ruolo di esterno d’attacco, e il desaparecido Borja Baston: 3 anni fa fece una grande stagione all’Eibar, le ultime 2 però le ha fallite: sarà l’anno del suo rilancio?
SEGUI IL TERMOMETRO SPORTIVO ANCHE SU FACEBOOK, TWITTER E TELEGRAM
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM