Durata della vita media, l’incredibile evoluzione dal 1850 a oggi
L’Italia è in testa assieme a pochi altri Paesi quanto a durata della vita media. Solo poche realtà come Giappone, Spagna, Francia ci superano o presentano statistiche vicine alle nostre.
Non è però stato sempre così. C’è stato un momento in cui eravamo in coda a questa classifica, peggio della gran parte dei Paesi africani.
A metà dell’Ottocento solo nel Regno Unito e in Belgio una persona in media viveva più di 40 anni. E nel resto d’Europa si arrivava a circa 35-39 anni nel migliore dei casi. Curiosamente a Est si avevano performance migliori che a Ovest, che in Francia, in Spagna o in Italia, appunto. Dove non si superavano i 24 anni, come in India e nei peggiori Paesi africani.
In un secolo vi furono scoperte scientifiche senza precedenti, nonostante le guerre, e la vita media, grazie a antibiotici, vaccini, al debellamento di alcune malattie come il vaiolo e la malaria in Occidente, crebbe in modo considerevole. Nel 1950 in Italia si viveva tra i 65 e i 69 anni. Ancora meno rispetto al Nord Europa, ma il crollo della mortalità tra i bambini in particolare si era fatta sentire.
Durata della vita, ora in allungamento anche nel Terzo Mondo
Si trattava di un miglioramento comunque concentrato in Occidente, laddove vi erano stati i maggiori progressi.
In gran parte di Asia e Africa i continuava a vivere meno di 45 anni. Solo nel Secondo Dopoguerra e in particolar e negli ultimi decenni vi è stato un allungamento della vita più sostanziale, nonostante la devastazione dell’AIDS in molti Paesi. Oggi si superano i 50 anni quasi ovunque anche in Africa, mentre i progressi più spettacolari sono quelli cinesi, dove si arriva oltre i 75 anni.
In Italia come nell’Ovest Europa si va oltre gli 80, come sappiamo. Come in Australia, Giappone, Canada. Con gli USA che rimangono indietro nonostante il reddito altissimo. A livelli simili a quelli dell’Europa Centro-Orientale
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