Ucraina, Donetsk sotto assedio
I combattimenti tra esercito ucraino e truppe separatiste sono arrivati a Donetsk. Ieri gli scontri si erano svolti nei villaggi limitrofi all’importante centro del distretto minerario del Donbass, in particolare a Marica e Horlivka. Nelle prime ore di oggi i militari invece hanno fatto il loro ingresso nei quartieri periferici della città più importante dell’Ucraina sudorientale, come il popoloso Petrovski che conta fino a 1 milione di abitanti in tempo di pace. Anche se i civili sono stati invitati ad allontanarsi per mezzo di alcuni corridoi umanitari sembra che l’esercito di Kiev stia facendo oggetto di massicci bombardamenti con poco precisi missili Grad le zone residenziali della città. Donetsk questa notte sarebbe stata bombardata anche dall’alto, secondo quanto riferiscono le autorità cittadine che parlano di un cratere dal diametro di 4 metri e della profondità di un metro e mezzo nei pressi di Via Sacenov. Il governo di Kiev ha negato ogni tipo di responsabilità riguardante presunti attacchi condotti dall’aviazione.
Al momento si registrano 3 vittime civili nella periferia Ovest. Andrei Lysenko, portavoce del consiglio per la sicurezza e la difesa, ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono morti 18 soldati ucraini e più di 50 risultano feriti nei combattimenti a Est. Secondo l’ONU dall’inizio dei combattimenti sono morte 1367 persone ma la cifra potrebbe essere molto più alta. I ribelli hanno dichiarato di aver perso 800 uomini e dal canto loro accusano il governo ucraino di minimizzare le proprie perdite. Secondo gli ultimi dati raccolti dalle Nazioni Unite e diffusi ieri gli sfollati interni sarebbero arrivati a quota 102.600, due mesi fa erano 2600. Ogmi giorno più di 1000 persone si allontanano dalle zone di combattimento. Secondo Oldrich Andrysek dell’Agenzia ONU per i diritti dei rifugiati (UNHCR), in questo momento oltre 25mila persone sono fuggite nelle campagne dell’Oblast di Donetsk dove versano in condizioni di vita “spesso molto primitive”.