Investimenti 2018: BTP e conti con agevolazioni fiscali, il piano del governo

Pubblicato il 21 Agosto 2018 alle 10:06 Autore: Giovanni De Mizio
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Investimenti 2018: BTP e conti con agevolazioni fiscali, il piano del governo

Il governo ha fame di denaro per finanziare il proprio programma elettorale, e questo è risaputo. Ma le notizie che giungono dai mercati hanno probabilmente messo in allarme Palazzo Chigi e dintorni. Sarebbe dunque in arrivo un piano per stimolare gli investimenti in titoli di Stato da parte delle famiglie italiane per sostenere il debito pubblico. Ma la strada da percorrere potrebbe non essere così facile.

Secondo Lettera43.it, il sottosegretario alle infrastrutture Armando Siri avrebbe trascorso le ferie d’agosto nella stesura di una legge che raggiunga tale scopo. Per le famiglie arriverebbero tassi d’interesse più alti (e quindi fuori mercato), un taglio alle imposte (già oggi bassissime, al 12,5%) e cedole extra per chi mantiene gli investimenti fino alla scadenza, come avviene per il BTP Italia.

Arrivano i CIR per gli investimenti in titoli di Stato?

Fulcro del piano sarebbero i CIR, i Conti Individuali di Risparmio. I risparmiatori depositerebbero il denaro in banca, richiedendo che esso venga investito in titoli di Stato appositamente emessi dal Tesoro. Le famiglie godrebbero di commissioni calmierate ed assicurazioni sui soldi depositati.

I titoli emessi ad hoc sarebbero simili ai BTP Italia, ma con scadenze ancora più lunghe, anche decennali, e sarebbero indicizzati all’inflazione. E qui cominciano i problemi. I tassi di interesse sono al momento molto bassi, e l’inflazione italiana arranca rispetto a quella europea. Questo significa che i BTP Italia, il cui tasso reale è intorno allo 0,50%, non sono fra gli strumenti più convenienti, anche se offrono un certo grado di protezione del capitale.

Lo strumento che il governo vorrebbe emettere dovrebbe avere ancora meno rischi; ma in finanza a minori rischi corrispondono minori guadagni, che già oggi sono piuttosto bassi. Il governo spera probabilmente di stimolare il risparmio degli italiani in titoli di Stato ad ogni costo. L’obiettivo sarebbe quello di porre un argine alle difficoltà che il Tesoro potrebbe incontrare in futuro.

L’autunno economico potrebbe essere caldo per gli investimenti

Lo spread è in rialzo, segno che gli investitori aspettano di vedere la legge di Bilancio prima di prendere posizione sull’Italia. L’asta di BTP del 14 agosto è andata deserta (ma, d’altro canto, era praticamente Ferragosto). La BCE si prepara a chiudere i rubinetti del Quantitative Easing, che ha offerto protezione ai Paesi europei negli ultimi tre anni.

Servono insomma compratori di carta italica, e di fronte ad un autunno che si prospetta molto caldo, anche gli spiccioli delle famiglie italiane faranno brodo. L’importante è che i risparmiatori italiani ricordino di non mettere tutte le uova in un solo paniere e di diversificare il proprio portafogli. Va bene essere “patrioti”, ma è ancora meglio farlo senza assumersi rischi inutili.

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