Detrazioni fiscali mutuo per interessi passivi, come funzionano
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito di recente se al contribuente spettano detrazioni fiscali per gli interessi pagati relativamente a un mutuo acceso per l’acquisto di una pertinenza collegata a una casa adibita ad abitazione principale.
Il contribuente che acquista un’unità immobiliare e, entro un anno, la adibisce ad abitazione principale, ha diritto a una detrazione fiscale IRPEF. Tale detrazione copre anche le pertinenze, come box e cantine, acquistate insieme all’unità immobiliare.
Tuttavia, citando una circolare del ministero delle Finanze, l’agenzia ha anche specificato che se il mutuo per l’acquisto di pertinenze è contratto in autonomia rispetto all’abitazione principale, non si ha diritto a detrazioni fiscali.
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Detrazioni fiscali e mutui prima casa, calcolo e condizioni
Il contribuente può detrarre dal reddito complessivo il 19% delle spese per interessi passivi e oneri accessori collegati ad un mutuo, fino a 4000 euro. Tale detrazione si applica solo all’abitazione principale, ovvero quella in cui il contribuente e i suoi familiari conviventi risiedono abitualmente. (articolo 15, comma 1, lettera b, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi)
Le detrazioni fiscali spettano solo nei periodi d’imposta in cui l’unità è adibita ad abitazione principale.
Nel caso in cui l’unità sia locata a terzi al momento dell’acquisto, è necessario notificare al locatario il termine della locazione entro tre mesi dall’acquisto. In ogni caso bisogna adibire l’unità ad abitazione principale entro un anno.
Nel caso in cui l’unità sia soggetta a lavori di ristrutturazione, la detrazione decorre dalla data in cui l’unità è adibita ad abitazione principale. Questo deve avvenire in ogni caso entro due anni dall’acquisto.
Il contribuente non ha più diritto alla detrazione fiscale se cambia la sua dimora abituale. In questo caso si ha diritto alla detrazione fiscale solo per il periodo d’imposta nel corso del quale è avvenuta la variazione.
Esistono delle eccezioni: si ha ancora diritto alla detrazione se il contribuente cambia dimora per motivi di lavoro o di salute (come un ricovero permanente in strutture sanitarie). In questi casi, però, l’unità non deve essere locata, altrimenti si perde il diritto alla detrazione.