Permessi Legge 104 e ferie: decurtazione illegittima, nuova sentenza
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La sentenza n. 14468 del 6 giugno 2018 della Corte di Cassazione ha fornito ulteriori chiarimenti sulla Legge 104 e sulla maturazione delle ferie. In tale sentenza si parla nello specifico dei periodi di assenza fruiti per la Legge 104, i quali concorrono alla maturazione delle ferie. Questa pronuncia segue e conferma altre promulgazioni, ovvero la sentenza n. 15425/2014 e l’Ordinanza n. 14187/2017. Tutto è partito dalla denuncia di un lavoratore dipendente che aveva protestato contro la decurtazione delle ferie a seguito della fruizione dei permessi 104 da parte del suo datore di lavoro.
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Legge 104 permessi: decurtazione ferie illegittima
La Corte di Cassazione ha fatto riferimento alla normativa costituzionale e internazionale relativa alla tutela delle persone con disabilità. Il rimando è alla Convenzione ONU a riguardo; nello specifico nel sostegno da parte dello Stato per i soggetti disabili e le loro famiglie, ritenute indispensabili per il godimento dei propri diritti da parte dei soggetti disabili. Di fatto, la decurtazione delle ferie a seguito della fruizione dei permessi 104, potrebbe indurre i soggetti aventi diritto a rinunciare a questi ultimi al fine di maturare i giorni di ferie. E ciò andrebbe contro la legislazione vigente relativa alla tutela dei diritti dei disabili e dei loro familiari.
Il giudice ha così decretato che “i permessi accordati per l’assistenza di un familiare portatore di handicap concorrono nella determinazione dei giorni di ferie maturati dal lavoratore che ne ha beneficiato”. La decurtazione delle ferie imposta dal datore di lavoro risulta così illegittima.
Pertanto la Cassazione ha confermato che le ferie, così come la tredicesima, non giungono a maturazione solo in caso di cumulabilità tra permessi 104 e congedo parentale ordinario; questa infatti potrebbe comportare un lungo periodo di sospensione dal lavoro; certamente più significativo rispetto ai 3 giorni mensili previsti dai permessi 104.