Terremoto Emilia 21 agosto, scosse e magnitudo. Cos’è successo
Terremoto in Emilia, cos’è successo
Nelle prime ore del 21 agosto la zona di Reggio Emilia è stata colpita da due scosse di terremoto che sono state rilevate dall’ Ingv (Istituto nazionale geofisica e vulcanologia) a pochi chilometri da Bagnolo in Piano. La prima scossa, con ipocentro a 9 km e di magnitudo 3.9 Richter, è stata avvertita fino in Lombardia ed in Veneto.
Crollo del Ponte Morandi a Genova: morti e feriti, ecco il bilancio definitivo e le condizioni
Terremoto Emilia: cosa è successo
Una prima scossa di terremoto, con epicentro situato a 3 km a Nord del comune di Bagnolo in Piano (RE), è stata percepita dalla popolazione alle 2:33 del mattino, con magnitudo di 3.9 Richter e con ipocentro situato a 9 km di profondità. Poco dopo una seconda minore, alle 3:07, ha avuto origine dallo stesso epicentro ma ad un ipocentro di circa 3 km. Grazie alla pronta mobilitazione i Vigili del Fuoco non hanno ricevuto segnalazioni di danni alle strutture o alle persone, a parte un gran spavento, come si può constatare anche dalle dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione comunale di Bagnolo.
Una regione con una modesta attività sismica, a bassa pericolosità
La regione emiliana è stata valutata una zona sismica di livello 3, ovvero area con pericolosità bassa e possibile soggetta a scuotimenti modesti. Il Reggio Emilia torna oggi triste protagonista a meno di un anno di distanza dalla serie di scosse che colpirono il parmanese nel novembre 2017, con magnitudo attorno ai 2 gradi Richter che, allora come oggi, non hanno arrecato danni.