Fuoco amico contro il segretario Pd da parte del suo predecessore. Ieri sera, Pierluigi Bersani ha criticato a In Onda le scelte dell’esecutivo Renzi e il Patto del Nazareno con Forza Italia: “Chi pensava che gli 80 euro – che vanno bene – invertissero la tendenza non aveva capito la gravità della situazione”. Una stoccata che non farà piacere all’ex sindaco di Firenze, segno che la minoranza della sinistra dem non è soddisfatta della ‘svolta buona’ del governo. Poi, Bersani ha commentato il dato negativo del Pil nazionale: “Sbaglia chi non vede che abbiamo problemi di fondo che non si risolvono in un trimestre – ha spiegato l’ex ministro -. È dal decennio berlusconiano che perdiamo posizioni. Non possiamo fare Pil quando perdiamo il 25% della produzione e il 17% della capacità produttiva. Sbaglia chiunque non dica agli italiani questo”. La soluzione, quindi, sarebbe quella di “aumentare gli investimenti per creare lavoro e non di cambiare le regole”, abiurando così l’impianto del Jobs act. Infine, un avvertimento sul tema riforme: “Abbiamo un’ampia maggioranza parlamentare, dovremmo discutere con tutti ma l’ultima parola non può essere lasciata a Verdini”.
FASSINA RINCARA LA DOSE – Ma il giudizio pesante sul governo non finisce qui, perché il leader dei Giovani Turchi Stefano Fassina – in un’intervista a il manifesto – ha sconfessato la linea di Palazzo Chigi: “L’effetto elettorale degli 80 euro è stato positivo, quello macroeconomico no, e Renzi lo sa – ha rivelato –. Mi preoccupano le parole di Padoan: sottovaluta la gravità dei problemi e continua ad affidarsi a una ricetta che ha dimostrato sul campo di aggravarli”. Per concludere, una riflessione sugli accordi del Nazareno: “Abbiamo bisogno delle riforme e comunque non sono alternative a cambiare la rotta economica. Ma non va bene il modo con cui sono state portate avanti: non si doveva procedere con le prove di forza e le forzature regolamentari”, ha sentenziato l’ex viceministro del Mef.