Indennità di accompagnamento: patologie alla vista, chi può richiederla

Pubblicato il 8 Aprile 2019 alle 06:04 Autore: Gianni Spadavecchia

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica offerta dall’Inps per chi possiede un’invalidità civile pari al 100%.

Indennità di accompagnamento: modifiche Inps
Indennità di accompagnamento: patologie alla vista, chi può richiederla

 

Requisiti indennità di accompagnamento: beneficiari ed esclusi


L’ indennità di accompagnamento è una garanzia economica offerta dall’ Inps per chi possiede un’ invalidità civile pari al 100%. Questo servizio è quindi a disposizione per coloro che non possono muoversi senza l’ aiuto di un accompagnatore oppure non hanno l’ opportunità di vivere la loro vita nella quotidianità. Se si presentano queste situazioni, l’ indennità viene concessa al di là dell’ età e del reddito che possiede il beneficiario. Questa è conciliabile anche con la pensione di inabilità e con le pensioni, oppure con le attività lavorative. In altri casi anche con gli indennizzi di accompagnamento per i ciechi totali o parziali.

L’ indennità di accompagnamento: i requisiti

Per ricevere questa indennità di accompagnamento ci sono altre credenziali oltre ai requisiti necessari appena citati (cioè inabilità totale e impossibilità di muoversi e camminare o di compiere atti quotidiani senza nessun ausilio). Risulta fondamentale che il richiedente sia cittadino italiano e cittadino comunitario iscritto all’ anagrafe del Comune di residenza. Il richiedente può essere anche un cittadino extracomunitario titolare del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all’ art. 41 del T.U. immigrazione e che sia un residente stabile e abituale nella nazione.

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Come funziona per gli Over 65 e i minorenni

Se i requisiti richiesti vengono soddisfatti, l’ indennità di accompagnamento è riconosciuta a prescindere dall’ età del beneficiario. Però, in caso di sottoposti che superano i 65 anni e 3 mesi, il beneficio è condizionato alla difficoltà nell’ eseguire le mansioni e le attività tipiche di quell’ età. Per i minorenni il discorso è diverso. Dal 25 Giugno 2014 è previsto che possano godere automaticamente dell’ indennità di accompagnamento, senza dover esibire la richiesta e senza subire ulteriori controlli della pensione di inabilità una volta compiuti i 18 anni. In ogni caso conviene accertare la fondatezza dei requisiti reddituali.

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L’ indennità di accompagnamento: quando è esclusa

Si possono verificare determinati casi di esclusione dell’ indennità di accompagnamento. Questo può accadere anche se il soggetto in questione possegga i requisiti richiesti dalla legge. Ciò avviene solo se si tratta di casi in cui colui che ne dovrebbe beneficiare sia assistito gratuitamente in un istituto o riscuota un’ indennità per invalidità ridotta a causa della guerra, del lavoro o del servizio, ad eccezione, in ogni caso, del diritto di opzione per il trattamento più vantaggioso.

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