Ponte Genova: demolizione a settembre. Come avverrà
Ponte Genova: demolizione a settembre. Come avverrà.
Giunge negli ultimi giorni la decisione definitiva riguardo alla demolizione del ponte Morandi di Genova. Il crollo parziale è avvenuto il 14 agosto e ha provocato la morte di 39 persone. Secondo quanto riferito dal sottosegretario Edoardo Rixi: “Per i primi di settembre, direi entro la prima settimana, potremmo iniziare la demolizione di ponte Morandi”. Ma resta il dubbio sulle tempistiche e sulle modalità di intervento. A questa problematica Rixi replica che “dipende dalla tecnica che verrà usata e da quanti cantieri in contemporanea si riesce ad aprire. Penso comunque che si vada verso un mix tra l’utilizzo di micro cariche esplosive e smontaggio”.
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Ponte Genova: dubbi sulla demolizione
I resti del ponte Morandi di Genova saranno abbattuti, ma restano seri dubbi sul quando e in che modo saranno svolti i lavori. Su questi interrogativi cerca di far luce Quotidiano.net, grazie ad Ivan Poroli, ingegnere e coordinatore della commissione tecnica di Nad, associazione italiana demolitori. L’esperto sostiene infatti dice che “ci sono tre scenari possibili: il primo riguarda l’esplosivo, è quel che viene in mente a tutti, la soluzione che si vede in tv. Ma oggi ci sono anche tecniche diverse: escavatori radiocomandati o martinetti idraulici, per indurre un crollo controllato. Si potranno usare più metodologie insieme, perché ogni pezzo di ponte ha la sua storia”. Poroli continua sostenendo che l’iter per le demolizioni in Italia è molto lungo a causa dei soliti cavilli burocratici.
“In condizioni normali” sostiene che “per trovare l’esplosivo e posizionarlo, ci vogliono dai 30 ai 90 giorni. Tutto dipende dalla prefettura. Poi c’è da mettere in conto un lavoro preliminare: bisogna praticare i fori, posizionare le cariche. Operazioni che richiedono almeno qualche settimana”. L’esperto conclude affermando che non “un ponte strallato in cemento precompresso” forse non è mai stato demolito, in quanto ci potrebbero essere elementi metallici ancora tesi all’interno. Questo senza dubbi renderebbe molto pericolosa l’azione dei demolitori: colpi di frusta e liberazione di energia. Questi i possibili pericoli a cui si andrebbe incontro. Sembrerebbe dunque che la demolizione del ponte di Genova richiederà più tempo di quello che prevede il sotto segretario alle Infrastrutture e ai trasporti sopracitato.