Agevolazioni prima casa 2018 residenza, successione. Come funzionano

Pubblicato il 7 Novembre 2018 alle 06:34 Autore: Giuseppe Spadaro
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Per agevolazioni prima casa si intendono l’insieme di benefici fiscali che hanno lo scopo di favorire l’acquisto di immobili destinati a prima casa. Infatti grazie a tali misure si accede a benefici che consentono riduzioni di spese circa imposta di registro o Iva. Inoltre vi sono benefici per i quali chi accede alla misura non è tenuto al pagamento dell’imposta di bollo. E anche dei tributi speciali catastali; tasse ipotecarie sugli atti assoggettati all’imposta di registro e anche sugli atti necessari per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari.

Agevolazioni prima casa, le categorie catastali ammesse

Come detto le agevolazioni sono riservate a chi acquista l’abitazione principale. Vediamo quali sono i campi di applicazione ed in particolare per quali categorie catastali valgono. Perché siano valide il fabbricato deve appartenere ad una delle seguenti categorie catastali. A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare); A/6 (abitazioni di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

Invece non è possibile accedere alle agevolazioni prima casa nel caso di appartenenza dell’immobile alle seguenti categorie catastali: A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Agevolazioni prima casa, condizioni e requisiti

Non è tutto. Chi acquista l’immobile deve avere la residenza nello stesso comune. O deve lavorare all’interno dello stesso Comune. L’acquirente deve inoltre rispettare determinati requisiti. Quali? Non deve essere titolare di un altro immobile nello stesso comune e non deve essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa). Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono riconosciuti anche all’acquirente già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni, a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.

Agevolazioni prima casa, i vantaggi pratici

In cosa consistono i vantaggi delle agevolazioni prima casa? Alcuni casi pratici. Se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, le imposte da versare con i benefici “prima casa” sono: imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (invece che 9%); imposta ipotecaria fissa di 50 euro; imposta catastale fissa di 50 euro. Se, invece, si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva, le imposte da versare con i benefici “prima casa” sono: Iva ridotta al 4% (invece che 10%), imposta di registro fissa di 200 euro; imposta ipotecaria fissa di 200 euro e imposta catastale fissa di 200 euro.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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