Omicidio a Camogli, uomo uccide la moglie e si suicida, la dinamica

Pubblicato il 28 Agosto 2018 alle 12:55 Autore: Laura Segatti
omicidio Camogli

Omicidio a Camogli, uomo uccide la moglie e si suicida, la dinamica

Omicidio-suicidio accaduto ieri a Camogli. Un uomo ha ucciso la moglie con una vecchia calibro 38, per poi togliersi la vita con la stessa arma. Una tragedia che ha sconvolto la comunità di Camogli, in provincia di Genova.  Sono in corso le indagini dei carabinieri per cercare di scoprire il movente di questo gesto così disperato.

Stefano Martini, 77 anni era un ex commerciante nel settore ittico e viveva con la moglie Rosa Maria Schiaffino di anni 70, in un appartamento di via Rosselli al civico 5. I coniugi Martini abitavano al primo piano, all’interno 4. L’uomo teneva l’arma in casa dai tempi in cui era al vertice dell’impresa ittica Martini, perché temeva furti a causa delle ingenti somme che otteneva dal suo commercio.

La coppia era molto conosciuta, Stefano era anche ex assessore e conduceva con la moglie una vita familiare apparentemente tranquilla. L’uomo qualche anno fa ha avuto un problema di salute che a quanto pare avrebbe  superato.

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Omicidio-suicidio Camogli: La disperazione del figlio Roberto

Dopo aver ucciso la moglie, l’uomo ha chiamato il figlio Roberto, per comunicare l’omicidio della madre e il suo imminente suicidio. «Mio padre non aveva nessun motivo per fare quello che ha fatto. Ditemi perché l’ha fatto? Non è possibile, mio padre non era pazzo…»; Queste le parole del figlio Roberto Martini, 40 anni, dopo l’arrivo dei carabinieri.

Come riferisce il Secolo XIX, l’uomo era l’unico figlio della coppia; Incredulo per l’omicidio-suicidio dei suoi genitori che ai suoi occhi non ha nessuna chiara spiegazione. A nulla servono gli amici che si sono stretti intorno a lui cercando di dargli conforto. 

Le indagini dovranno chiarire su quanto accaduto e soprattutto far emergere il motivo di questa tremenda tragedia familiare. Come riportato da FanPage, la residenza ora è sotto sequestro come l’arma del delitto. Al momento si aspetta il via libera del magistrato per spostare le salme all’Istituto di medicina legale di Genova.

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