“Per quanto mi riguarda non ha alcuna accezione antisemita”. E’ secco il giudizio di Filippo Nogarin, sindaco M5s di Livorno, intervistato dal ‘Corriere della Sera’ a proposito dello striscione contro Israele appeso due settimane fa sul muro dell’ex carcere del quartiere Venezia. La scritta – che recita testualmente: “Fermare il genocidio a Gaza. Israele vero terrorista” – non preoccupa particolarmente il primo cittadino livornese, autore di uno storico exploit elettorale in una delle roccaforti ‘rosse’ della penisola.
PROBLEMA INVENTATO – Secondo Nogarin il problema dello striscione non esiste: “è un problema inventato… Lo striscione è stato attaccato durante i festeggiamenti di “Effetto Venezia”, un festone estivo molto allegro e divertente organizzato nel nostro famoso quartiere”. E aggiunge: “fu un’idea dei centri sociali, degli antagonisti, di gente giovane e meno giovane”. Il sindaco labronico cerca di cogliere un lato positivo: “io penso che quello striscione un merito ce l’abbia di sicuro: aiuta a far salire l’attenzione su questa nuova ondata di morte e terrore”. Perciò, “non c’è altro da dire. Per me lo striscione può restare lì”.
NO ANTISEMITISMO – Nonostante lo sconcerto manifestato dall’ambasciatore d’Israele in Italia, Naor Gilon, che ha anche scritto al sindaco – “sì, è stato molto gentile” – Nogarin non cambia idea: “gli ho spiegato che, per quanto mi riguarda, lo striscione non ha alcuna accezione antisemita”. E aggiunge: “non è compito mio rimuoverlo. So che prefetto e questore sono informati, credo che sia stata informata anche la magistratura… e se non intervengono loro, abbia pazienza, perché mai dovrei intervenire io?”.