Accadde Oggi, 29 agosto: il Trattato di Picquigny pone fine alla guerra dei cent’anni

Pubblicato il 29 Agosto 2018 alle 11:47 Autore: Tommaso Lolli
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Accadde Oggi, 29 agosto: il Trattato di Picquigny pone fine alla guerra dei cent’anni

Per comprendere la storia contemporanea in maniera approfondita non si può prescindere dallo studio della storia medievale. Difatti, gli Stati-Nazione cominciarono a prendere forma proprio durante tale periodo. Non solo. In molte situazioni diventa opportuno conoscere il Medioevo in quanto, grazie ad esso, riusciremmo a comprendere come i catalani hanno un sentimento nazionale rispetto agli spagnoli. Oppure, potrebbe aiutare a capire perché il motto del Regno Unito è in francese. Difatti, spesso lo studio di tale materia è relegato ad un ruolo di secondo piano. Eppure, per comprendere la modernità uno sguardo al passato è necessario.

La storia dell’era di mezzo è spesso considerato come un periodo buio rispetto allo splendore dell’Impero Romano. Ma non fu così e molti storici tendono a considerare tale parte della storia dell’umanità come una tappa fondamentale non solo per la comprensione dell’oggi ma anche per lo sviluppo tecnologico che portato.

Per quanto gli storici siano uniti nell’affermare che anche il Medioevo fu un periodo di sviluppo, essi sono divisi sulla scelta della data nel considerare finita l’era medioevale. La maggioranza di essi afferma che tale momento storico cessi nel 1453. Ma cosa ha di speciale tale data? Varie ragioni hanno portato gli storici ad una tale scelta ma tutte queste ragioni sono collegate ad un evento in particolare: la Guerra dei Cent’anni.

Le date della Guerra dei Cent’anni

La guerra dei Cent’anni fu un conflitto armato tra il Regno di Inghilterra ed il Regno di Francia. Il conflitto esplose a causa della morte del Re di Francia Carlo IV. Il trono venne affidato, dai nobili francesi, a Filippo VI di Valois. Il re inglese Edoardo III, nonostante fosse feudatario del re di Francia Filippo VI di Valois, si rifiutava di prestargli il dovuto omaggio feudale, ed essendo inoltre il nipote di Filippo IV il Bello proclamò il suo diritto alla corona francese. Le ostilità iniziarono nel 1337 e cessarono nel 1453 dopo la sconfitta inglese nella battaglia di Castillon. Eppure le trattative di pace si conclusero solamente nel 1475. In maniera più specifica, il 29 agosto 1475. Difatti,  i 22 anni tra la battaglia di Castillon e la firma del trattato di Picquigny furono caratterizzati da piccole scaramucce tra i due Stati mentre attendevano di arrivare alla pace.

Il 29 agosto 1475 la guerra dei Cent’Anni cessò.

Le clausole del trattato di Picquigny

Edoardo IV, in cambio di ingenti somme di denaro, accettò di rientrare in Inghilterra con il suo esercito, rinunciando all’alleanza con il duca di Borgogna. Pertanto, tale scelta non solo privò l’Inghilterra di un grande alleato necessario a circondare la Francia in caso di guerra ma anche privò l’Inghilterra dei suoi maggiori territori in Francia. Difatti, dopo la stipula del Trattato di Picquigny i confini del Regno di Francia, all’incirca, erano gli stessi di quelli della Francia moderna. 

I due sovrani Edoardo IV e Luigi XI di Francia interpretarono le clausole del trattato in maniera differente.

Il Regno di Inghilterra riceveva una somma di denaro pari a 75.000 scudi d’oro per la ritirata delle proprie truppe dal continente, mentre Luigi XI considerava tale somma come una semplice pensione per uno dei propri feudatari.

Il trattato di Picquigny e le conseguenze della Guerra dei Cent’Anni

La pace tra i due Stati dopo 100 anni di guerra riportò per un breve periodo la pace in Europa. Ma in 100 anni di guerra la maniera di combattere era cambiata. Difatti, in tale scenario, per la prima volta in Europa vennero introdotte le armi da fuoco, le quali data la loro efficacia vennero iniziate ad essere utilizzate in maniera sempre più ampia nelle battaglie Persino le tattiche militari mutarono in maniera permanente, il ruolo della cavalleria venne ridiscusso date le pesanti perdite francesi in tale conflitto. Dai tempi dell’ormai Impero Romano. la guerra dei Cent’Anni portò nei campi di battaglia eserciti professionali, ovvero, soldati addestrati a combattere e non più solamente contadini addestrati.

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Quando Francia e Inghilterra “contribuirono” alla fine dell’Impero Romano d’Oriente

Parlando di Impero Romano non si può citare una delle più grandi conseguenze della Guerra dei Cent’Anni e che ancora oggi sconvolge l’Europa. Difatti, mentre Inghilterra e Francia erano intenti a scontrarsi tra di loro, a Oriente, ciò che rimaneva del glorioso Impero Romano d’Oriente veniva assediato nella sua capitale storica: Costantinopoli (oggi Istanbul).  Nonostante gli appelli del Papa, Regno di Francia e Regno di Inghilterra rifiutarono di intervenire in aiuto dei Romei dato che si avvicinavano alla fase più importante della guerra. Pertanto, una conseguenza da non sottovalutare e che cambierà il destino dell’Europa fu proprio il non-intervento inglese/francese in favore del Basileus bizantino nel fermare l’espansione ottomana, che solo pochi anni dopo si ritroverà ad assediare Vienna.

Infine, la guerra dei Cent’Anni segnò la fine dell’interessamento inglese sul continente. Difatti, da quel momento in poi, la priorità inglese divenne quella di iniziare ad investire sulla flotta e che solamente 100 anni dopo detronizzerà la flotta spagnola dal controllo dei mari.

Ulteriori conseguenze ci furono, basti pensare al periodo della cattività avignonese del Papa che cessò durante la guerra e che portò alla creazione della figura dell’anti-papa, il tutto conclusosi con il Grande Scisma d’Occidente.

La guerra dei Cent’anni, pertanto, caratterizzò gli Stati medievali iniziando a definirli per quelli che poi sarebbero diventati, ovvero, una potenza navale (Gran Bretagna) ed una potenza terrestre (Francia).

Infine, la storia medievale si dimostra come sempre grande aiutante per comprendere il presente e forse anche il futuro.

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